Si discute da anni dei prezzi dei carburanti, con diesel e benzina che continuano ad oscillare. Ora però ci sono delle novità.
Sono polemiche continue quando si parla di carburanti e dei loro prezzi, divenuti un vero e proprio incubo per gli automobilisti. A partire dall’esplosione della pandemia di Covid-19, il costo di benzina e diesel, ma nel 2022 anche del metano e del GPL, ha portato i costi a salire in maniera vertiginosa, spesso anche ben oltre i due euro al litro, anche se oggi c’è una sostanziale stabilità, che però non ha di certo frenato il malcontento degli italiani.

Fare un pieno di benzina può costare anche 90-100 euro al giorno d’oggi, per via di prezzi che sono comunque ben più alti rispetto al passato, e sommando tutto ciò agli altri rincari, capirete quanto è divenuto difficile affrontare la vita quotidiana nel nostro paese. Nelle ultime settimane, il Codacons ha deciso di denunciare la sproporzione tra il calo delle quotazioni del petrolio ed i prezzi di benzina e diesel nel nostro paese. In sostanza, con il calo delle quotazioni il prezzo sarebbe dovuto scendere, ma non ci sono state sostanziali modifiche. Andiamo a scoprire cosa sta accadendo.
Benzina, i prezzi non cambiano con le quotazioni in calo
Le quotazioni del greggio sono calate del 23% rispetto ad inizio anno, ma nonostante questo, il prezzo del carburante è rimasto quasi del tutto identico in Italia, con un abbassamento di solo il 3%. Parliamo della più classica delle speculazioni, con il WTI che è calato dai 78 dollari al barile di metà gennaio ai 60 dollari di. oggi, mentre il Brent è passato da 82 a 63 dollari nello stesso arco temporale. Gli italiani, tuttavia, continuano a non vedere gli effetti di questi cali, visto che la benzina self service è ad 1,764 euro al litro come prezzo medio, mentre il gasolio è ad 1,662 euro al litro. La prima ha fatto registrare un calo del 3,2% rispetto ad inizio anno, mentre chi ha un’auto diesel ha potuto constatare un calo del 3,7%.

Proprio per questo, il Codacons ha deciso di intervenire, annunciando: “Siamo di fronte all’ennesima distorsione del mercato dei carburanti. Il prezzo aumenta molto velocemente quando il petrolio aumenta, ma non scende con la stessa prontezza quando scende“. Ora, è lecito attendere un vero e proprio braccio di ferro tra produttori e Codacons, deciso a far valere le ragioni dei clienti, che in questo caso sono stati letteralmente truffati a causa della speculazione.