Persino la MotoGP mette al bando i motori termici. E’ arrivata una decisione che ha lasciato i fan del Motomondiale senza parole.
Il Motorsport è nel mirino degli ecologisti di mezzo mondo che, oramai, puntano ad avere un impatto green anche nei weekend di gara. I tifosi della MotoGP sono cresciuti a pane e odore di benzina e vedono nella top class l’ultimo baluardo della competizione old school. Tante cose già sono cambiate rispetto all’epoca d’oro del Motomondiale, ma tante altre rischiano di stravolgere i paradigmi.
Negli ultimi anni la scena è stata dominata dalla Ducati. La casa di Borgo Panigale ha fatto un filotto di successi impressionanti, conquistando gli ultimi 4 riconoscimenti costruttori di fila. Dopo il successo, nel team factory, della premiata ditta Dovizioso-Petrucci, ci hanno pensato Bagnaia e Miller a tenere alta la bandiera italiana. Il 2023 è stato una passeggiata per le Desmosedici che hanno monopolizzato la graduatoria.
Nelle prime tre posizioni della classifica delle squadre sono arrivate, in ordine, Pramac Racing, Ducati Lenovo Team e il Mooney VR46. Nel 2024 si unirà, salvo sorprese, alla festa anche la squadra Gresini che potrà fare affidamento su Marc Marquez. Sarà una battaglia totale tra 8 ducatisti, ma il rischio è far diventare la classe regina un campionato monomarca.
Per KTM, Aprilia, Yamaha e Honda potrebbero rimanere solo le briciole. Oltre all’otto volte iridato di Cervera e al bicampione del mondo in sella alla Rossa, avranno tanta motivazione anche Enea Bastianini dopo una annata sfortunata nel team factory e Franco Morbidelli, all’ultima grande chiamata della sua carriera. Dopo aver sfiorato il mondiale nel 2020 nella squadra satellite della Yamaha, il romano proverà a lottare per i massimi traguardi nella più importante squadra clienti della casa di Borgo Panigale.
Si prevede una annata scoppiettante. Tutti sono chiamati ad una grande prova per aprirsi delle strade in vista del futuro. Tantissimi contratti andranno in scadenza e il desiderio di tanti è quello di poter competere in sella ad una Ducati. I fari saranno puntati anche sull’astro nascente del futuro, Pedro Acosta. Quest’ultimo, dopo aver vinto nella classe minori, correrà in sella alla GasGas, squadra satellite della KTM. I tifosi non vedono l’ora di poter assistere allo spettacolo della MotoGP.
Nel 2024 si terranno 22 GP, un numero record. Le ostilità cominceranno sulla pista del Qatar il prossimo 10 marzo. Il sipario calerà, come d’abitudine, a Valencia il 17 novembre. La classe regina festeggerà il 75° anniversario dei GP. Inoltre, il calendario sarà equilibrato. Verranno disputate 11 gare prima delle vacanze estive e 11 dopo la pausa estiva. Dal 2023 lo spettacolo in MotoGP è raddoppiato con il lancio delle Sprint Race.
Le gare brevi attribuiscono la metà dei punti e hanno dato spettacolo. Il vero mattatore è stato Jorge Martin che, proprio grazie ai successi nelle SR, si è avvicinato al suo primo riconoscimento iridato in top class. Insomma lo spettacolo in pista non mancherà, ma c’è una sorpresa che ha lasciato i tifosi a bocca aperta. Il giornalista Simon Patterson, informatissimo sulle vicende legate al Motomondiale, ha annunciato che gli organizzatori hanno deciso di vietare gli scooter a benzina con i quali i rider potevano spostarsi all’interno del Paddock. La misura drastica varrà per tutti gli appuntamenti europei. Un altro piccolo indizio sulla strada silenziosa del futuro.