La Guardia di Finanza, questa mattina, ha effettuato delle perquisizioni presso alcune sedi Anas nell’ambito di un’inchiesta per corruzione e turbativa d’asta.
Questa mattina, gli uomini del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Milano si sono recati presso alcune sedi Anas per effettuare delle perquisizioni. Le Fiamme Gialle, nell’ambito di un’inchiesta aperta dalla Procura del capoluogo lombardo, stanno acquisendo dei documenti relativi ad appalti stradali.
La Procura milanese nell’inchiesta, coordinata dalla procuratrice aggiunto Tiziana Siciliano e dai pm Giovanna Cavalleri e Giovanni Polizzi, ipotizza i reati di corruzione, turbativa d’asta e rivelazione di segreto d’ufficio. Gli investigatori ipotizzano un giro di presunte tangenti, che ammonterebbe a circa 400mila euro, in cambio di alcuni appalti relativi a dei lavori sulle strade. Sarebbero al momento nove le persone indagate, di cui due funzionari della società che si occupa delle infrastrutture italiane.
Corruzione, turbativa d’asta e rivelazione di segreto d’ufficio. Sono questi i reati ipotizzati nell’inchiesta della Procura della Repubblica di Milano, nell’ambito della quale, questa mattina, giovedì 3 ottobre, sono scattate perquisizioni presso alcune sedi Anas effettuate dagli uomini del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza del capoluogo lombardo.
Gli inquirenti, secondo quanto riporta Ansa, ipotizzerebbero il pagamento di presunte mazzette per pilotare degli appalti sui lavori stradali eseguiti in Lombardia e nel Nord-Est Italia. Il valore delle presunte tangenti ammonterebbe a 400mila euro. Le persone che risulterebbero indagate, invece, al momento sarebbero nove, di cui due sono funzionari Anas.
La Guardia di Finanza ha perquisito, oltre alle sedi Anas di Roma e di Milano, anche le sedi di società di esecuzione lavori, tra le quali il Consorzio Stabile Sis di Torino e l’Anas-Struttura territoriale Lombardia. Sono stati, dunque, acquisiti documenti in merito all’inchiesta della Procura milanese.
Nel mirino dei pm anche una presunta tangente da 846mila euro versata dal Consorzio Stabile Sis Scpa tra il 2018 e il 2021 a due dirigenti Anas, uno dei quali ancora in carica, per l’appalto di alcuni lavori effettuati lungo la statale 340 Regina- Variante Tremezzina, nei pressi del lago di Como.
Appresa la notizia, il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni dell’Ansa spiegando: “A quanto so, parlando con l’amministratore delegato, si tratterebbe di alcuni episodi che iniziano a risalire dal 2020. Quindi, in quel momento, facevo altro nella vita, ma a prescindere da ciò, se c’è qualcuno che ha fatto qualcosa di sbagliato ne deve pagare le conseguenze“. Il vicepremier ha poi aggiunto sempre in relazione all’inchiesta della Procura milanese: “Mi auguro che gli inquirenti facciano bene e in fretta il loro lavoro”.