Lo direste mai che il dispositivo capace di salvarvi da un serio incidente possa arrivare realmente dal passato? Il video mostra tutto, a vederlo oggi si resta increduli: avevano davvero anticipato i tempi
Più si va avanti con gli anni e più aumenta la sicurezza dei veicoli. Un qualcosa di quasi naturale e lapalissiano, che racconta e testimonia il passo da gigante compiuto dal mondo delle quattro ruote in termini di prevenzione e resistenza agli incidenti. Dispositivi elettronici, sistemi di guida assistita, persino l’intelligenza artificiale: ci sono tanti strumenti che oggi ci aiutano ad evitare il peggio quando siamo in strada. E che ci tengono al sicuro quando ormai è troppo tardi.
Alcune dotazioni sono diventate talmente fondamentali, da essere divenute obbligatorie nella produzione dei nuovi veicoli. Gli airbag sono solo la punta dell’iceberg di un processo iniziato tantissimo tempo addietro e che oggi ha reso l’auto tra i veicoli più sicuri al mondo. Sicuri, non per questo indistruttibili. La prudenza prima di tutto, ma di certo sono lontani i tempi in cui bastava una frenata tardiva per finire seriamente infortunati. Tempi dove le auto viaggiavano a velocità certamente ridotte ed erano ancora degli oggetti rudimentali e pionieristici, ma che comunque riuscivano a calare qualche jolly sui dispositivi di sicurezza.
Ma quale airbag, nel 1939 c’era ben altro dispositivo di sicurezza: oggi sarebbe una rivoluzione
Non ci credete? E allora fate un salto con noi nel 1939, grazie al canale YouTube di British Pathé. Due ingegneri di Sheffield idearono quello che venne chiamato come safety-scoop, letteralmente ‘cucchiaio di sicurezza’. Come funzionava? Di base veniva installato nei pressi o in sostituzione del paraurti anteriore e si azionava grazie ad una leva adibita al volante. Un meccanismo un po’ farraginoso, ma che poteva salvare la vita ad un pedone di passaggio in caso di distrazione dell’una o dell’altra parte.
Infatti, all’azionarsi della leva, dal paraurti si sganciava una sorta di telo para pedone, che ‘intrappolava’ al sicuro la potenziale vittima. Un sistema ideale per le auto dell’epoca, abituate a viaggiare a basse velocità e a dover fare comunque i conti con un impianto frenante tutt’altro che pronto e reattivo. L’invenzione non prese mai realmente piede in Inghilterra, nonostante gli ingegneri di Sheffield (come di sotto nel video, ndr) provassero la sicurezza e l’efficacia del safety-scoop in una maniera incontrovertibile. Come? Calandosi in prima persona come cavie dell’impatto.