Tutti i vantaggi di Telepass in autostrada possono essere improvvisamente azzerati e quando succede diventa un problema: come comportarsi
Rendere la vita degli automobilisti più facile, in particolare di quelli che per lavoro (più spesso) o piacere sono sempre in viaggio. Per questo dal 1989 in Italia è possibile utilizzare il Telepass su tutte le autostrada abilitate. E per questo il servizio si è sempre più allargato ad altri Paesi europei convenzionati.
Il principio è semplice: ridurre le code ai caselli autostradali velocizzando i tempi, soprattutto per chi ha fretta di arrivare. Passi, aspetti il bip, la barriera si alza e sei libero di pensare al casello successivo oppure alla tua uscita senza stress e senza pagare più della cifra standard previste per il pedaggio su quella tratta.
Il funzionamento è facilee diretto. L’apparecchio montato sul nostro mezzo, auto, moto, furgone, camion che sia non importa, è dotato di un transponder che agisce insieme al sistema ottico montato sulle telecamere al casello. Quando queste lo hanno riconosciuto, si inviano un segnale che fa aprire la sbarra autorizzando i transito del veicolo. In automatico il pedaggio è caricato sul conto corrente del soggetto a cui appartiene il Telepass e il gioco è fatto.
L’ingombro è minino e non impedisce in alcun modo la visibilità del guidatore, né interferisce con gli altri apparecchi elettronici all’interno del mezzo. In più da diverso tempo Telepass ha stipulato una serie di convenzioni interessanti. C’è la possibilità di entrare nella Zona C di Milano, di pagare di parcheggi tramite l’app, di avere sconti sui traghetti e molto altro
Inoltre il sistema Telepass funziona da qualche tempo anche in diversi Paesi europei e questo significa la possibilità di muoversi in perfetta libertà, sia a due che a quattro ruote. Quindi basta richiederlo in banca, alla posta, oppure direttamente online sul sito telepass.it o ancora presso un Punto Blu autorizzato.
Allarme Telepass, fate tutti attenzione: quando succede c’è solo un comportamento da tenere
Uno dei particolari specifici del Telepass è nelle segnalazioni acustiche differenti in base al messaggio che deve arrivare al conducente. In particolare ci sono tre tipi di suono che è bene saper distinguere, perché significano situazioni diverse.
Se sentiamo un unico suono acuto, significa che il passaggio dalla sbarra del casello autostradale è completato con successo e possiamo andare avanti. Se invece sentiamo un suono di tono grave, più profondo, invece significa che si è verificata un’anomalia ed è possibile che ci sia stato un funzionamento del dispositivo. Infine se sentiamo tre toni acuti, è il segnale che la batteria sta per scaricarsi ed è necessario richiedere la sostituzione del dispositivo.
In più, se usiamo il Telepass per la prima volta o quando ne usciamo uno nuovo, bisogno sempre verificare il suo corretto funzionamento. I suoni devono essere sempre distinti e chiari si deve capire anche bene la differenza. Nel caso, esiste sempre l’assistenza da consultare.
Ma c’è un’ipotesi molto peggiore per ogni automobilista o motociclista, il vero terrore quando siamo in viaggio. Cosa succede se il sistema Telepass non funziona e quindi rimaniamo bloccati al casello senza poter passare?
I motivi possono essere due. Il primo è legato al malfunzionamento del nostro apparecchio che semplicemente potrebbe avere la batteria scarica. Il secondo invece alle telecamere che non riescono, per qualche motivo, a riconoscere il nostro Telepass.
La prima mossa che suggerisce la fretta è quella di fare retromarcia, sempre che non ci siano già macchini in fila dietro, e provare un altro casello pensando che questo sia difettoso. Errore da matita rossa, per due motivi: il primo è che rimane una manovra molto pericolosa, per noi e per gli altri. Il secondo è che rischiamo multe salate, fino a 560 euro, più la decurtazione di 10 punti dalla nostra patente.
Per questo serve mantenere calma e lucidità senza commettere errori al casello. Tutto quello che c’è da fare non è scendere dalla macchina, altro comportamento vietato, ma solo suonare il pulsante rosso presente sulla colonna del casello. Così si attiva l’allarme e un operatore risponderà o verrà direttamente per risolvere il problema. Lui vi farà pagare, azionando poi la sbarra e almeno il problema sarà risolto.
Ma perché il Telepass non ha funzionato? Il problema più comune è legato alla batteria del dispositivo che con il passare del tempo si scarica. In genere dura 4 anni, massimo 5, e quindi poi c’è da sostituire l’apparecchio. Per questo, se il suono emesso dal dispositivo al passaggio del casello comincia ad essere più debole, significa che la batteria sta per esaurirsi.
Telepass, otto buoni motivi per sottoscrivere il contratto: ce n’è davvero per tutti i gusti
Uno dei grandi vantaggi legati a Telepass è la possibilità di scegliere tra diverse proposte che accontentano le esigenze di tutto. Ce ne sono ben otto diverse a disposizione attualmente sul mercato italiano. Vediamole insieme.
- Telepass Business: servizio dedicato alle aziende ma anche ai privati, facile da attivare. Basta compilare i campi sul sito ufficiale Telepass, firmando il contratto per richiedere il dispositivo ad hoc. Ma può essere attivato presso uno dei molti Punto Blu distribuiti vicino ai caselli autostradali italiani.
L’offerta è dedicata espressamente a tutti i lavoratori, a cominciare da Partite IVA, autonomi e freelance, liberi professionisti. Ma anche alle piccole e medie imprese fino a 250 dipendenti, o ancora alle grandi aziende con più di 250 dipendenti.
Il servizio attualmente costa 1,03 euro al mese e comprende il pagamento espresso dei pedaggi autostradali e parcheggi nelle città e negli aeroporti convenzionati. Inoltre anche l’ingresso nell’area C di Milano e il biglietto per l’attraversamento dello stretto di Messina.
- Telepass Base/Family: è l’offerta standard e il contratto può essere attivato con un IBAN italiano o estero appartenente a uno dei 28 stati membri dell’Unione Europea. Grazie alla formula Telepass Family è possibile associare due targhe diverse sullo stesso conto corrente.
Prevede il rilascio a persone fisiche titolari di un conto corrente bancario collegato ad una carta di credito convenzionata. Oppure a persone fisiche già titolari di un contratto Telepass Family che intendono domiciliare i relativi pagamenti su un diverso conto corrente bancario acceso in un altro istituto di credito.
- Telepass Easy: con 2 euro al mese si aggiungono maggiori servizi a quelli standard. Sono i servizi in app che permettono di pagare strisce blu, carburante, ricarica elettrica, bollo, revisione, lavaggio auto. Ma anche mezzi pubblici a Milano e Roma, taxi, treni, navi e traghetti, skipass, pagoPA, pullman, food & drink.
- Telepass Plus: costa invece 3 euro al mese e comprende, oltre ai servizi del piano Easy, il pagamento per i servizi di mobilità come monopattini, bike e scooter sharing. Iltre al cashback Carburante ci sono 1 biglietto per mezzi pubblici gratis al giorno, 1 lavaggio gratis al mese, 60 minuti di noleggio di uno dei veicoli di mobilità condivisa e 20 euro di cashback sui taxi.
- Telepass Next: un assistente intelligente, riservato ai clienti Telepass Plus. Aiuta nelle ricerche, come la stazione in cui utilizzare il servizio Carburante, parcheggi sulle Strisce blu, la localizzazione della vostra auto. Costa 5 euro al mese, da aggiungere al piano Telepass Plus, a cui bisogna aggiungere 35 euro una tantum presso un’officina convenzionata.
- Telepass Twin: con 2,38 euro in più al mese permette di associare fino a 4 targhe (cioé due per ogni dispositivo) e l’assistenza stradale inclusa sulle nuove 2 targhe associate.
- Telepass Pay per Use: Un servizio senza canone fisso, che si paga solo quando lo usate ( 2,50 euro per tutto il mese in cui lo usate). Anche in questo caso comprende i servizi di pagamento dell’Area C di Milano, dei parcheggi e dei traghetti dello Stretto di Messina.
- Telepass Europeo: valido per chi viaggia spesso in altri Paesi europei come Francia, Spagna e Portogallo. Costa 6 euro di attivazione una tantum e poi 2,40 euro al mese solo quando si usa ed è possibile accedere anche ai parcheggi convenzionati di stazioni, aeroporti, fiere e città. Funziona allo stesso modo in Italia, Francia, Spagna e Portogallo. Oltre ai pedaggi è possibile anche pagare il parcheggio negli stessi Paesi in cui è attivo il servizio.