Le auto finiscono nel mirino ed è subito allarme in Italia. La situazione è molto grave.
Seppur a livello globale la vendita dei veicoli elettrici abbia avuto un’accelerazione nei primi due mesi del 2025, la narrazione offerta dall’Italia è stata finora ben diversa. Almeno per quanto concerne gennaio, il segmento ha vissuto un calo del 5,9% rispetto allo stesso periodo del 2024, ma soprattutto ha visto scendere la propria quota di mercato dal 5,5 al 5%. L’ennesimo dato utile a capire che da noi gli EV non decollano.

Troppo cari alla partenza e soprattutto poco sostenuti da infrastrutture per la ricarica, sintomo che di base le stesse istituzioni restano scettiche davanti alle zero emissioni. Stando al report annuale prodotto dalla UNRAE è dunque emersa un’informazione tutt’altro che rassicurante, che mostra come l’atteggiamento negativo del Paese verso la nuova tecnologia stia pesando e non poco sulla salute dell’automotive locale.
In Italia il record di auto vecchie e flop degli EV, i motivi
Basta recarsi in un concessionario per rendersi conto di quanto oggi le automobili siano care in base al rapporto qualità/prezzo, specialmente per quanto concerne i modelli della classe media. Sarà anche per questo che secondo le analisi condotte dell’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri, lo Stivale non aggiorna il proprio parco circolante, nonostante il nostro resti una dei Paesi dove l’auto è un must.
La ricerca evidenzia la presenza di 40,57 milioni di vetture, per un incremento dell’1,3% rispetto al 2023, pari a 6 milioni di unità in più, ma tutte già datate. Se nel 2009 la media anagrafica dei veicoli era 7,9 anni, oggi tocchiamo quota 12,8. A destare preoccupazione per la salute dell’ambiente e dei cittadini è il dato relativo ai mezzi pre-Euro 4. Parliamo di 8,8 milioni di pezzi per il 21,8% del totale.

Allo stesso modo non rincuorano le scelte dei connazionali visto che l’83% sta preferendo ancora le motorizzazioni a diesel e benzina. L’acquisto di modelli ibridi o a GPL è tuttavia il crescita con un balzo rispettivamente dal 5,3 al 6,8% e dal 6,5 al 6,7%. Solo 568mila sono invece le elettriche pure che abbiamo la possibilità di incontrare per le nostre vie.
Per quanto concerne le emissioni di CO2 per ogni nuova autovettura immatricolata, se la media europea è di 107,8 g/km, quella italiana è di 119,1 g/km. La stagnazione per quanto riguarda i mezzi a spina ha un discreto ventaglio di motivazioni. Si va dagli incentivi pressoché inesistenti, a norme non definite e poco certe, fino al basso numero di colonnine.