Torna l’allarme per il prezzo di benzina e diesel nelle stazioni di servizio: gli automobilisti italiani sono tornati nell’incubo di qualche tempo fa
Una serie di aumenti che stanno vessando i cittadini, in un momento già piuttosto delicato dal punto di vista dell’inflazione. Andare avanti così non è possibile e per questo bisogna sicuramente porre rimedio. Ad inizio 2025 si sono superati alcuni livelli di guardia.
Dopo lo scoppio della Guerra in Ucraina, ormai circa 3 anni fa, i prezzi al distributore sono schizzati verso l’alto. Il Governo Draghi dell’epoca, ha dovuto tagliare il costo delle accise per tornare sotto la soglia dei 2 euro al litro. Nei mesi successivi l’Esecutivo di Giorgia Meloni non ha potuto fare altrettanto per motivi di budget, ma ha donato dei bonus benzina una tantum, per le famiglie con reddito inferiore. Il problema è che questo tema non appartiene al passato ma anche nel 2025 stiamo facendo i conti e li faremo nei prossimi mesi, con il caro carburanti.
Benzina e diesel rappresentano un problema per gli automobilisti italiani, tanto che il Codacons lancia l’allarme per i rincari in autostrada, dove la benzina ha toccato i 2,4 euro al litro in certi distributori. Dal canto suo il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) difende la stabilità dei prezzi su tutta la rete nazionale.
Nuovo allarme per il caro carburanti: il 2025 inizia male
Il Mimit, attraverso il suo Osservatorio sui prezzi dei carburanti, ha diffuso una fotografia sostanzialmente in equilibrio con i numeri precedenti. La benzina ad oggi si mantiene a 1,79 euro/litro a livello urbano e a 1,89 euro/litro sulle autostrade. Per il Codacons, però, un pieno di benzina costa in media oggi 2,2 euro in più rispetto al mese scorso, mentre per il diesel l’aumento è di 2,4 euro. Se facciamo un conto su base annua, la spesa sale a +52 euro per la benzina e +57,6 euro per il gasolio.
In base a quanto riferito dall’Associazione dei Consumatori, i rincari dei carburanti sono legati a due aspetti su tutti: la quota d’obbligo di miscelazione dei biocarburanti (con aumento dei costi che grava sui consumatori) e le speculazioni sul petrolio che hanno portato a delle quotazioni più elevate del barile. Secondo la Staffetta Quotidiana Q8 ha incrementato di due centesimi al litro i prezzi della benzina, con i prezzi medi nazionali al self service che si attestano a 1,800 euro/litro, pur mantenendo differenze sostanziali in base alle compagnie.