Scatta di nuovo l’allarme per quanto concerne gli autovelox nella Capitale, con delle nuove misure che hanno mandato su tutte le furie i cittadini
Le forze dell’ordine hanno installato nuovi dispositivi per il rilevamento della velocità urbano ma hanno scatenato l’ira degli automobilisti romani. C’è un motivo preciso se è scattata una protesta così veemente.
Autovelox, tutor, velocar e chi più ne ha più ne metta. Nel corso degli ultimi anni i dispositivi per il controllo elettronico della velocità sono aumentati a dismisura, arrivando a perlustrare ogni angolo urbano ed extra urbano. Rispetto a prima, con lo sviluppo della tecnologia è praticamente impossibile sfuggire a questo tipo di controllo, sia che ci troviamo in autostrada, sia magari in un tratto ad alta percorrenza in città.
Chiaramente il fine ultimo deve essere quello della sicurezza e delle vite salvate per il minor numero di incidenti (il calo negli ultimi 10 anni è stato notevole), ma a volte si rischia di giocare a guardia e ladri. Questo perché la segnalazione della presenza di autovelox (e tutti gli altri dispositivi assimilabili) deve essere chiara e visibile a tutti. Proprio per questo ha creato scalpore quanto successo sulla via Casilina di Roma, dove alcuni automobilisti hanno riportato delle segnalazioni sui social per quanto riguarda la presenza di dispositivo “invisibile“.
Sui social è partito un tam tam che riguardava il posizionamento dei cartelli che dovevano avvisare della presenza del dispositivo. Invece di esserci il classico cartello fisso, impossibile da non vedere, è stato utilizzato un segnalatore mobile in plastica legato con una piccola corda ad un archetto parapedonale.
Autovelox a Roma, scoppia la protesta
In quel tratto di strada della Casilina, essendoci semafori ben distanti e nessuna curva, gli automobilisti romani sono soliti superare i limiti di velocità. Secondo quanto stabilito dal Codice della Strada, sulle vie cittadine si possono installare autovelox senza la presenza di un agente in loco per la contestazione dell’infrazione, basta che vengano segnalati da un cartello ad almeno 80 metri.
Se c’è presente una pattuglia dei vigili ad esempio, le “macchinette” possono essere messe anche a bordo, ma devono essere accesi i lampeggianti blu.
Dai video e dalle foto diffuse sui social tutto questo non sarebbe avvenuto un via Casilina, scatenando l’ira degli automobilisti. Come scrive qualcuno: “Quell’autovelox non è stato segnalato correttamente e non è possibile capire dove si trovi”.
Ovviamente le multe potrebbero fioccare, ricordando che per un eccesso tra i 10 e i 40 km/h si possono perdere 3 punti sulla patente, oltre a sanzioni da 42 a 173 euro.
Vedremo se il Comune prenderà nota dello sfogo dei cittadini di Tor Pignattara.