Auto elettriche, scatta l’allarme immediato. Attenzione a quello che non sempre viene raccontato: possono prosciugarti il conto e diventare così un pericolo per il portafoglio, ecco svelato come
La strada che porta alle zero emissioni è ancora lunga e tortuosa. Il parco auto che circola in Italia è tra i più obsoleti ed inquinanti dell’Europa occidentale, eppure tarda a rinnovarsi. I motivi sono molteplici: le auto elettriche non attraggono per tutta una serie di fattori che spaziano dalle spese di assicurazione e manutenzione, sino alla scarsissima rete di servizi e rifornimento presente sul nostro territorio.
Le EV non riescono a scatenare lo stesso appeal che le controparti tradizionali hanno e scaturiscono da sempre. Ne è la prova anche la grande crisi che ha colpito i principali produttori del mercato: basta vedere quanto stia succedendo a Mirafiori, dove la 500 elettrica è stata un flop tale da costringere Fiat a correre ai ripari tra riconversioni e cassa integrazione obbligata.
Il tutto nel nome di una transizione che convince sempre meno e che si fa portatrice di messaggi stereotipati e poche volte corretti. La tematica ambientale è certamente un fattore, ma siamo davvero sicuri che le auto elettriche facciano in qualche modo risparmiare chi le possiede? Un cavallo di battaglia dei pro EV che potrebbe deludere i puristi dell’elettrico.
L’inchiesta è stata portata avanti dal portale MotorBox, che ha preso in esame i consumi di due auto full electric come Skoda Elrow e BYD Sealion 7. Due crossover EV che oggettivamente hanno mostrato vantaggi importanti rispetto alle equivalenti controparti a benzina. Come base del confronto ora, si consideri che un litro di benzina dovrebbe corrispondere a 9,6 kWh e uno di gasolio a 10,3 kWh.
Partendo da questi dati, un’auto elettrica consuma intorno ai 2 l per 100 km (traslando le misurazioni e viceversa): numeri decisamente inferiori alle rivali tradizionali, ma occhio ai costi di ricarica e al consumo sulle lunghe tratte. È qui che l’auto EV diventa un pericolo per il portafoglio: recuperare energie in tempi ultra-rapidi può costare un vero salasso (fino a 90 cent/kWh), ben oltre i 20-30 centesimi di euro al chilowattora degli abbonamenti domestici.
Un pieno per l’elettrica a queste condizioni può venire a fare quasi 24 euro per 100 km di autonomia. Numeri assolutamente perdenti (per convenienza e consumo) rispetto alle controparti a benzina e diesel.