In Europa i dati relativi alle auto elettriche fanno emergere un quadro sempre più preoccupante: gli scenari sono a dir poco foschi.
Il settore delle auto in Europa sta vivendo un periodo davvero molto complicato. Un crollo, almeno stando ai dati, che riguarda principalmente le auto elettriche: i nuovi modelli alimentati con motore elettrico, infatti, non riescono a ottenere i risultati sperati in termini di vendite. La differenza con i mercati di Cina e Stati Uniti, dove invece si procede a passo spedito, è piuttosto netta. Ma perché nel Vecchio Continente l’auto elettrica soffre così tanto?
L’inchiesta condotta da Milena Gabanelli e Francesco Tortora, riportata sul Corriere della Sera, ha permesso di risalire alle motivazioni di questo insuccesso. In primis sembra che dopo un entusiasmo iniziale la nuova tipologia di automobili non abbia più goduto di una ‘copertura’ dal punto di vista politico-industriale. Ogni Paese d’Europa, infatti, ha portato avanti strategie differenti e ha lanciato incentivi diversi.
Una tale frammentazione del mercato dell’elettrico non ha ovviamente giovato, togliendo competitività all’intero settore. Ma non è tutto: un altro aspetto che frena tantissimo i potenziali acquirenti è quello che riguarda il prezzo di queste vetture. Le auto elettriche costano di più rispetto a quelle ‘classiche’: al giorno d’oggi, anche a causa degli anni difficili post-pandemia e dei continui rincari, in pochi possono permettersi di affrontare una tale spesa, nonostante la consapevolezza di rientrare nel tempo dall’investimento iniziale (specialmente se si è dotati di un impianto fotovoltaico).
La crisi economica spinge le famiglie a optare per le auto usate, evitando quindi l’acquisto di auto nuove: così facendo gli utenti riescono a risparmiare cifre importanti. Infine l’inchiesta pubblicata sul Corriere della Sera fa emergere anche come molti Paesi abbiano operato dei tagli significativi sugli incentivi per le auto elettriche.
Un problema che è venuto fuori anche in Italia, dove gli incentivi per queste vetture nel 2024, a detta del governo, “non hanno funzionato“: per questo non verranno più proposti il prossimo anno. Ma quali possono essere le soluzioni per invertire la rotta e rinvigorire il mercato delle auto elettriche? Servono sicuramente dei nuovi incentivi per favorire l’acquisto di queste vetture, ma ciò che è indispensabile è una politica industriale europea che sia davvero coordinata.
Inoltre per ridurre il gap dagli USA e soprattutto dalla Cina è necessario puntare su una filiera europea della batterie, magari adottando anche campagne informative che aiutino i cittadini a comprendere meglio i vantaggi dell’auto elettrica e superare le diffidenze.