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Il piano di rilancio, per Alfa Romeo, non sta dando i frutti sperati tanto che la crisi di vendite prosegue senza tregua. Dopo aver chiuso un 2019 non certo positivo, il marchio premium di FCA ha iniziato a rilento anche il 2020. Nel corso del primo mese, infatti, la casa di Arese ha fatto registrare un totale di 1.798 unità immatricolate in Italia compiendo un netto passo indietro rispetto alle quasi 2.500 unità immatricolate nel corso del gennaio del 2019.
Il calo percentuale fatto segnare da Alfa Romeo nel confronto con lo scorso anno è pari al -27.35% con una quota di mercato che passa da 1,5% ad appena 1,16%. Il risultato ottenuto dal Biscione risulta nettamente peggiore rispetto al dato fatto registrare dall’intero mercato auto italiano a gennaio 2020 che registra un calo del 5,6% rispetto ai risultati ottenuti nel gennaio dello scorso anno.
E in Europa?
E in Europa non si ride, anzi. In attesa delle novità per rinnovare ed allargare la gamma, Alfa Romeo continua a raccogliere risultati di vendita poco soddisfacenti in UE, registrando consegne in calo nei principali mercati europei, con la Spagna (tenuto in piedi esclusivamente dall’Alfa Romeo Stelvio) secondo mercato europeo del marchio, in leggero vantaggio sulla Germania (-17,8%). Vendite in Francia al minimo storico con un -35% , mentre in Inghilterra il dato fatto registrare è -32,4%. Anche in Svizzera il marchio Alfa Romeo deve fare i conti con un netto calo delle consegne. Nel corso del mese di gennaio, infatti, il brand ha venduto appena 160 unità sul mercato elvetico facendo registrare un crollo del -40% rispetto ai dati raccolti nel corso del mese di gennaio dello scorso anno.
Quali i problemi di Alfa Romeo?
Sotto i riflettori di un momento decisamente no per il Biscione c’è il flop di Alfa Romeo Giulietta. Con la fine della produzione in avvicinamento, la berlina di segmento C per anni trainante in Europa, nel 2019 ha registrato un calo percentuale del 35% rispetto ai dati di vendita del 2018. E’ lei il simbolo evidente della crisi di vendite di Alfa Romeo, un modello che a causa dei troppi anni di carriera sulle spalle non è più in grado di garantire i risultati rosei degli albori.
Ma anche Alfa Romeo Giulia non se la passa meglio. L’ammiraglia sportiva del segmento D deve fare i conti con un forte calo delle vendite in Europa. La berlina italiana, probabilmente per via dell’assenza di una variante station wagon registra risultati decisamente negativi e insoddisfacenti. Nel corso del 2019 Alfa Romeo Giulia ha infatti venduto un totale di appena 10.932 unità in Europa. Rispetto ai risultati ottenuti nel corso del 2018, la berlina sancisce un calo percentuale del -36%. Attualmente a guidare il segmento della Giulia è BMW con 124 mila unità di Serie 3 vendute in Europa, decretando un enorme successo con la nuova generazione che si è tradotto in una crescita delle vendite del +16%.
Come risollevarsi nel 2020
Per tentare di risollevare le vendite nel corso dei prossimi mesi, Alfa Romeo punterà forte sulla nuova Giulia MY 2020, il primo vero aggiornamento che la berlina riceve sin dal suo debutto commerciale avvenuto quattro anni fa. In attesa dell’arrivo dell’atteso restyling di metà carriera (2021), dove si potrà contare su una nuova gamma di motorizzazioni con il debutto delle versioni mild hybrid, sarà compito della MY 2020 provare a dare una spinta verso l’alto forte di un arricchita dotazione, introducendo di serie per tutta la gamma il nuovo display touch per gestire l’infotainment, oltre che i nuovi ADAS di livello 2.
Per Alfa Romeo Giulietta non si prevede futuro. La linea di montaggio nello stabilimento di Cassino verrà smantellata per far spazio alla nuova linea su cui FCA realizzerà il Maserati D-SUV. E Alfa Romeo tornerà nel segmento C con l’Alfa Romeo Tonale, il nuovo SUV che sarà prodotto a Pomigliano d’Arco a partire dall’inizio del 2021. Sarà infine Alfa Romeo Stelvio, dopo i buoni risultati raccolti sul finire del 2019, a dover trainare il marchio nel mercato dei SUV big size e la versione in salsa tech MY 2020 dovrebbe garantire un ulteriore appeal nei confronti del pubblico.