Si avvicina l’annuncio ufficiale del nuovo SUV compatto del marchio milanese che promette di sconvolgere il mercato
Le case automobilistiche investono nei SUV compatti per rispondere alla crescente domanda dei consumatori in cerca di versatilità, spazio, sicurezza e stile. Questi veicoli sono ideali per uno stile di vita attivo e e alla moda, offrendo ai produttori margini di profitto più elevati rispetto alle auto tradizionali. La competizione in questo segmento è intensa e i SUV compatti rappresentano un’opportunità chiave per le case automobilistiche di prosperare nel mercato automobilistico moderno.
Non poteva, perciò, mancare in questo specifico segmento la presenza di un SUV compatto marchiato Alfa Romeo, che riuscisse ad impadronirsi di quella parte inferiore del listino tanto cara ai più giovani e ai piloti urbani, listino che per ora è occupato esclusivamente dalla più piccola Tonale e dallo Stelvio. Puntare sul B-SUV garantirebbe non solo nuovi profitti, ma garantirebbe nuovi clienti, spesso giovani non ancora in grado di avvicinarsi al brand del Biscione per motivi di budget.
Per il nuovo SUV del Biscione a dicembre il nome, ad aprile il lancio
Secondo stesse le parole dell’amministratore delegato di Alfa Romeo, Jean-Philippe Imparato, il nome ufficiale del nuovo SUV compatto di Arese lo conosceremo già entro la fine dell’anno. Mancano quindi poche settimane alla presentazione del naming della più piccola Alfa a listino, la quale utilizzerà come base costruttiva la piattaforma CMP dell’universo Stellantis e sarà prodotta nella fabbrica di Tychy in Polonia, in cui già vengono sfornate le sue sorelle del gruppo. Abbiamo ancora poche informazioni dal punto di vista meccanico, ma quel che è certo è che questo SUV sarà la prima Alfa Romeo ad avere una versione completamente elettrica, oltre alle più tradizionali versioni endotermiche o ibride.
Sempre come riportato dal CEO francese, il nome sarà italiano, quindi niente numeri ma si proseguirà sulla falsa riga dei modelli già a listino, identificativi dell’italianità dello stile del prodotto. Il piccolo SUV di Arese si inserirà in una fascia di mercato molto competitiva e delicata per le sorti marchio, che potrà sfruttare e attingere a tutta la tecnologia offerta dal gruppo di cui fa parte. L’obiettivo è anche quello di far avvicinare nuovamente tutta quella clientela persa negli anni passati, a causa di scelte discutibili come l’abbandono di alcuni segmenti vitali.
Un paio Alfa Romeo di successo del recente passato che possono simboleggiare quanto sopra descritto, sono state la MiTo e la Giulietta. Due icone importanti per il marchio italiano, sia per numero di vendite che per affezione degli automobilisti, che purtroppo non hanno avuto la fortuna di ricevere un erede in grado di proseguirne il successo riscontrato. Speriamo che per questo nuovo SUV compatto la storia possa ripetersi nel senso del successo e che lasci la strada spianata per un suo futuro erede.