A tre anni dallo stop della produzione, ritorna il mito dell’Alfa Romeo Giulietta, la più amata dagli italiani
L’Alfa Romeo Giulietta è un’iconica automobile che ha lasciato un’impronta duratura nella storia dell’industria automobilistica italiana. Questa vettura, prodotta per la prima volta nel 1954, ha rappresentato un importante punto di svolta per Alfa Romeo e ha contribuito a definire lo stile e la tecnologia delle auto sportive dell’epoca, abbinando alle dimensioni compatte ottime prestazioni sportive.
Dopo l’interruzione della produzione nel 2020 del modello del nuovo millennio non è stata sostituita da nessun’altra vettura del segmento ma, a quanto si percepisce dai rumors interni alla casa del Biscione, sembra che la possibilità di rivedere una nuova Giulietta sulle nostre strade sia una ipotesi fattibile. Le notizie girano veloci nel mondo dei social e, alla sola possibilità di una nuova produzione dell’Alfa più amata dagli italiani, gli appassionati sono andati in visibilio.
Tra le varie case automobilistiche Alfa Romeo è una di quelle che sta producendo i maggiori sforzi per rinnovarsi e ampliare la propria offerta verso clienti e affezionati del marchio che, ad oggi, possono scegliere esclusivamente su tre modelli a listino: la berlina Giulia, il SUV Stelvio e il crossover Tonale. Nel 2024 dovrebbe essere presentato anche il più piccolo dei crossover, il B-SUV su base Jeep Avengers di cui ancora sappiamo molto poco. Il segmento della Giulietta, quindi, resta al momento scoperto, ecco perché le possibilità di colmarlo con una erede sia una possibilità reale.
Lo stesso CEO della casa di Arese, Jean-Philippe Imparato, ha confermato anche se in maniera indiretta che la possibilità di rivedere una nuova berlina compatta marchiata Alfa è fattibile affermando: “Non sono sicuro che non guadagneremmo soldi anche con una berlina”. D’altronde la piattaforma in casa Stellantis non mancherebbe, si potrebbe utilizzare la nota piattaforma STLA Medium, già sfruttata da altri brand dell’universo Stellantis, sfruttando così le economie di scala e riducendo le spese di produzione.
STLA Medium è pensata per ospitare sia mezzi elettrici che termici, ma non a trazione posteriore. Al massimo si può adottare la trazione integrale abbinando un motore elettrico sull’assale posteriore. Quindi, se mai venisse prodotta, non potrà essere una trazione posteriore come gli appassionati desidererebbero. D’altronde il trend ormai è questo, basti vedere la sorte della sua diretta concorrente la BMW Serie 1. Considerando il fatto che la casa di Arese abbia intenzione dal 2027 di produrre esclusivamente vetture elettriche, ci si potrebbe auspicare almeno una versione full electric a trazione integrale, sulla falsa riga delle più prestazionali rivali a batteria.