Dopo il lancio dell’Alfa Romeo Giulietta Veloce, è la volta di un altro allestimento speciale per il Biscione: arriva la Giulietta Business, pensata per chi, con l’auto, ci lavora e macina chilometri su chilometri.
Parola d’ordine, quindi, risparmio nei costi d’esercizio e una dotazione di serie attenta alle esigenze di chi si sposta in continuazione su e giù per l’Italia.
I vantaggi stimati raggiungono il 51% a dire di Alfa Romeo, con la possibilità di personalizzare ulteriormente la berlina compatta con il Business Class Pack.
E’ già disponibile nelle concessionarie, con un solo motore, ovviamente diesel. Si tratta del quattro cilindri 1.6 litri JTDM da 105 cavalli, unità in grado di assicurare una buona brillantezza, testimoniata dagli 11.3 secondi nell’accelerazione zero-cento e i 185 km/h di velocità massima, con l’economia d’esercizio dettata dagli oltre 27 km/litro di percorrenza nel ciclo misto. Buona la coppia, di 320 Nm, con il cambio manuale 6 marce a completare lo schema tecnico della Giulietta.
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Motore 1.6 turbodiesel che rappresenta ben il 60% delle vendite tra la clientela “corporate”, quindi per una versione specifica non poteva orientarsi diversamente la scelta. Le dotazioni di serie che contraddistinguono la Giulietta Business comprendono il navigatore satellitare Tom Tom 2 live, con numerose funzioni accessorie alla tradizionale navigazione, il vivavoce Bluetooth, i comandi radio e telefono al volante, il cruise control, poi la regolazione lombare dei sedili anteriori, la radio Alfa Sound System con 6 altoparlanti e prese Usb/aux, per concludere con i cerchi in lega da 16 pollici e gommatura 205/55 R16.
Non basta ancora? Con un supplemento di 1.700 euro si aggiungono i vetri elettrici posteriori, il climatizzatore bi-zona, le mappe europee del navigatore su scheda SD e i cerchi in lega da 17 pollici con gomme 225/45 R17, tutti parte del Business Pack.
Come le altre Giulietta, la versione Business prevede tagliandi molto dilatati nel tempo, ogni 35 mila chilometri, tantissimi per l’automobilista “standard”, poco più di un anno forse per chi con l’auto ci lavora.