[didascalia fornitore=”Shutterstock”]Foto Shutterstock | di vfhnb12[/didascalia]
Quello legato al malfunzionamento degli airbag è uno degli scandali maggiori che ha coinvolto il mondo auto con il colosso Takata finito in bancarotta e con moltissime case auto costrette a richiamare alcuni dei propri modelli per risolvere problemi legati ai dispositivi di sicurezza. Ancora una volta, però, sono proprio gli airbag a finire nell’occhio del ciclone dopo che Toyota e Honda saranno costrette, a causa di due differenti problematiche, a richiamare circa 6 milioni di veicoli in tutto il mondo proprio a causa degli airbag difettosi.
Toyota richiama 3,4 milioni di auto
La Toyota Motor Corp ha annunciato che richiamerà 3,4 milioni di veicoli in tutto il mondo a causa di un guasto elettronico che potrebbe provocare il malfunzionamento degli airbag in caso di incidente. Il richiamo riguarda i modelli Corolla dal 2011 al 2019, Matrix dal 2011 al 2013, Avalon dal 2012 al 2018 e Avalon hybrid dal 2013 al 2018. Una campagna che, come spiegato dal costruttore giapponese, porterà le vetture interessate a tornare in officina per risolvere il problema legato a un’unità di controllo elettronica che non avrebbe una protezione adeguata contro determinate interferenze da “rumore elettrico”. Questo problema potrebbe comportare – in caso di incidente – un dispiegamento incompleto o mancato degli airbag e ostacolare anche il funzionamento dei pretensionatori delle cinture di sicurezza. Proprio per questo le officine Toyota installeranno sui veicoli coinvolti un filtro antirumore tra il modulo di controllo dell’airbag e il suo cablaggio che dovrebbe risolvere il problema.
Honda costretta a far rientrare 2,7 milioni di veicoli
Toyota, però, non è l’unica casa automobilistica a dover fare i conti con un richiamo legato al malfunzionamento degli airbag: anche Honda, infatti, sarà costretta a far rientrare 2,7 milioni di automobili di cui 2,4 milioni negli Stati Uniti e 300mila in Canada. Secondo la casa automobilistica, infatti, alcune Acura prodotte tra il 1996 e il 2003 potrebbero avere dei dispositivi di gonfiaggio degli airbag Takata – seppur in una versione differente rispetto a quella che ha portato alla morte di 25 persone nel mondo – difettosi in quanto prodotti senza le “guarnizioni appropriate” necessarie per il loro corretto dispiegamento.