Agnelli dice addio ad una società che a Torino ha fatto la storia: l’industria italiana non si aspettava questo colpo di scena che si è rivelato pesante.
La società che a Torino e non solo ha fatto la storia ha ufficialmente cessato di esistere e la decisione di chiuderla si è rivelata come un duro colpo per il settore dell’industria italiana e non solo. Quel gioiellino che è stato anche degli Agnelli non esisterà più: ecco tutti i dettagli.
Stiamo parlando della ‘Sai’, ovvero la Società Assicuratrice Industriale, che è stata di proprietà anche della famiglia Agnelli. E che poi con il tempo è passata anche sotto il controllo della famiglia Ligresti. Ebbene, dopo anni di onorato servizio per l’economia di Torino, la sua esistenza è volta al termine. Non ci sarà più come società autonoma, ma continuerà ad esistere come affiliata della Unipol. Proprio quest’ultima ha deciso nelle ultime settimane di chiudere la ‘UnipolSai’ per restare come unica referente.
La storia della Sai, nata nell’ormai lontano 1921 e arrivata alla sua conclusione
La Società Assicuratrice Industriale è nata a Milano appunto nel 1921 per volere di una cordata dei massimi esponenti dell’economia dell’epoca: parliamo di Pirelli, ad esempio, ma soprattutto di Giovanni Agnelli che ha fatto grande la realtà economica di Torino con la creazione, si sa, della FIAT (nata a sua volta nel 1899). Proprio grazie all’influenza di Agnelli senior, la sede della Sai passò velocemente da Milano a Torino e nel capoluogo piemontese fece la storia.
Per opera della prestigiosa famiglia torinese, poi, la Sai fu fondamentale nel lavoro di collaborazione con la società Sava per offrire ai cittadini la possibilità di acquistare a rate le loro prime automobili, quindi il lavoro con la FIAT fu fin da subito a strettissimo contatto.
Nel 1988 ci fu poi l’acquisizione da parte di Salvatore Ligresti al quale subentrarono però quasi subito i figli, dal momento che lui fu arrestato e condannato per il caso Tangentopoli. Ci fu così la fusione con Fondiaria che la fece diventare Fonsai. Nel 2011 si arriva quasi alla bancarotta, tanto che c’è poi stato il passaggio a Unipol. Il Consiglio di Amministrazione di quest’ultima ha prima deciso di unire le due società, per evitare il possibile doppione dei compiti svolti tra le due parti, e in seguito ha deciso di accorpare totalmente in se stessa la Sai facendo cessare la sua esistenza come sigla societaria.