Un automobilista che viaggiava a 255 km orari si è visto annullare la multa e riconsegnare la patente ritirata: l’autovelox non era omologato.
Per cercare di far rispettare i limiti di velocità, sia sulle strade urbane che extraurbane, i vari enti si stanno affidando sempre più a uno strumento come l’autovelox. Ormai praticamente tutti gli automobilisti conoscono il funzionamento di questo apparecchio, dotato di due fotocellule laser che registrano il passaggio delle vetture, in particolare la targa e l’orario. In questo modo tutti coloro che sono passati a velocità più alta rispetto al limite stabilito vengono sanzionati.
Tuttavia negli ultimi tempi sono moltissime le proteste sollevate da tanti cittadini a causa della non omologazione degli autovelox. La Cassazione nei mesi scorsi ha emesso sentenze accogliendo i ricorsi degli automobilisti e annullando le multe proprio a causa degli strumenti non omologati. La Suprema Corte ha infatti precisato che omologazione e approvazione sono due cose distinte e per fare in modo che l’apparecchio risulti attendibile sono necessarie entrambe.
Proprio per questo nei giorni scorsi è stata cancellata un’altra pesante multa. Un automobilista si era infatti visto recapitare a casa una multa da 845 euro dopo essere stato ‘beccato’ da un autovelox sulla A26 in territorio di Recetto (Novara). Non è tutto, perché data la velocità molto elevata – ben 255 km orari raggiunti a bordo dell’Audi Rs 6 Performance – al conducente del mezzo era stata ritirata anche la patente di guida.
Il guidatore ha però presentato ricorso perché l’apparecchiatura risultava non omologata: la Prefettura, allineandosi alla giurisprudenza prevalente della Cassazione a cui facevamo riferimento in precedenza, ha accolto il ricorso. Multa cancellata e patente restituita al guidatore nonostante l’altissima velocità riscontrata.
La decisione ha suscitato la reazione indignata dell’Associazione Amici Polizia Stradale (Asaps). Il presidente dell’associazione, Giordano Biserni, si chiede se ormai i limiti di velocità in Italia possono dirsi aboliti e se ogni automobilista può infischiarsene dei divieti solo perché l’autovelox non è omologato.
Sempre l’Asaps ricorda poi che il proprio Osservatorio ha registrato 34 vittime sulle strade solo nel primo fine settimana di novembre: “Ma sembra che questo non interessi a nessuno“, l’amara conclusione del presidente dell’Associazione Amici Polizia Stradale. Solo qualche giorno fa il rapporto Dekra aveva fatto emergere che nel 2023 in Italia ci sono stati in media 456 incidenti e 8 morti al giorno.