Una notizia che scuote il mondo dei motori come un terremoto inatteso. Il futuro dell’auto di lusso prende una direzione sorprendente, proprio quando tutti pensavano di conoscerne la rotta.
Il mondo dell’automotive stava correndo veloce verso l’elettrico. Piani precisi, date stabilite, strategie che sembravano scolpite nella pietra. Ma il mercato è una bestia imprevedibile, che non sempre segue i percorsi tracciati sulla carta.
E così, mentre tutti guardavano al futuro a emissioni zero, qualcosa è cambiato. Un cambiamento silenzioso ma profondo, che ha spinto anche i più convinti sostenitori dell’elettrico a ripensare le proprie scelte. Il mercato premium, quello delle auto di lusso, sta mandando segnali chiari: i motori termici non sono pronti per andare in pensione.
La retromarcia che cambia tutto
La svolta arriva da chi meno te l’aspetti. Porsche, il marchio che per primo aveva abbracciato la rivoluzione elettrica nel segmento lusso, annuncia un cambio di rotta clamoroso. Il direttore finanziario Lutz Meschke lo dice senza giri di parole: i motori termici resteranno ancora a lungo nei garage dei clienti Porsche. Una decisione che sa di doccia fredda per gli entusiasti dell’elettrico.
I numeri non mentono mai. La Taycan, gioiello elettrico della casa di Stoccarda, ha visto le sue vendite dimezzarsi nei primi nove mesi del 2024. Solo 14 mila auto vendute, un tonfo che ha trascinato giù tutto il bilancio del 7%. E quando i conti non tornano, anche i progetti più ambiziosi devono fare i conti con la realtà.
La nuova strategia è pragmatica: accanto ai modelli elettrici torneranno quelli tradizionali. Come un ponte tra presente e futuro, Porsche pensa ora a una convivenza tra le due tecnologie. Il Macan, il SUV che ha fatto la fortuna del marchio, potrebbe essere il primo a seguire questa strada: stessa linea accattivante, ma sotto il cofano la possibilità di scegliere tra elettrico e termico.
Non è solo Porsche a ripensare il futuro. Come in un effetto domino, altri giganti del lusso – BMW, Mercedes, Audi – stanno facendo lo stesso. Il mercato premium parla chiaro: i clienti non sono ancora pronti a dire addio ai motori tradizionali. E così gli obiettivi ambiziosi di Porsche – 50% di elettriche nel 2025, 80% nel 2030 – sembrano ora un sogno troppo ottimista.
Persino i progetti per le sportive più iconiche, Boxster e Cayman, potrebbero cambiare. La versione elettrica prevista per il 2025 potrebbe trovare una compagna di strada con il classico rombo del motore boxer. Una scelta che sa di tradizione, ma anche di realismo commerciale.
È una lezione importante per tutto il settore. La transizione elettrica non sarà una corsa veloce, ma una maratona dove vince chi sa adattarsi. .