Una nuova energia ecosostenibile potrebbe rappresentare una rivoluzione anche nel mondo delle auto. Ecco come è stato scoperto.
Da tempo l’Unione Europa punta senza alcun dubbio sulle energie rinnovabili e sostenibili, anche per quanto riguarda l’alimentazione delle automobili del futuro. Si è persino segnata la scadenza del 2035 come anno in cui dovranno scomparire i mezzi che vadano a benzina, diesel o GPL, puntando su auto ecologiche e non inquinanti.
Ecco perché tante case automobilistiche hanno puntato già da qualche tempo sull’ibrido o addirittura sull’elettrico, cominciando a proporre unicamente vetture che siano dotate di batterie di ultima generazione ed abbandonando i carburanti a combustione interna. Meno rilascio di CO2 nell’aria e molta più ecologia, anche se il processo è ancora lungo.
Sta però prendendo piede una energia sostenibile che potrebbe togliere all’elettricità lo scettro di elemento sostenibile e più utilizzato per alimentare le automobili ed i mezzi di trasporto in generale del futuro. Parliamo dell’idrogeno, il gas che viene contenuto in energia meccanica. L’idrogeno può essere utilizzato in sistema HICEV, bruciandolo in un motore a combustione interna, o come FCEV facendo reagire con l’ossigeno in una pila a combustibile.
La scoperta che cambia il mondo dei motori: ecco come immagazzinare e rilasciare idrogeno
Un team di ricercatori della Washington State University (WSU), dall’University of New Haven e da Natural Resources Canada hanno fatto una scoperta molto importante nel campo delle energie rinnovabili, che di conseguenza potrebbe cambiare anche il mondo dei motori del futuro.
La ricerca ha portato a trovare un metodo sostenibile per immagazzinare e rilasciare idrogeno; per farlo è stato utilizzato un carburante par aerei derivato dal polimero organico della lignina. La scoperta riguarda un nuovo trasportatore di idrogeno organico liquido, creato proprio dal Lignin Jet Fuel.
Il processo prevede reazioni chimiche che, attraverso una deidrogenazione del carburante, liberano idrogeno. Le reazioni sono state realizzate utilizzando nanoparticelle di platino supportate su zeolite. Il carburante per jet di lignina è stato trasformato in un vettore di idrogeno, un materiale che può essere utilizzato per immagazzinare idrogeno in modo sicuro ed efficiente. Il processo di stoccaggio e rilascio di idrogeno può essere realizzato in modo continuo e sostenibile, con tanto di 6 percorsi di reazione.
Questa scoperta ha il sapore di rivoluzione per i vettori di idrogeno sostenibili, derivati dai carburanti per l’aviazione. Da qui il processo di sostenibilità che se mirato e centrato, sarà utile anche per il mercato automobilistico, con l’idrogeno pronto a dare battaglia all’elettrico come alimentazione primaria.