Tutto è ormai definito. Non c’è più posto per lui. Atteso per il 2025 un addio eccellente in Formula 1.
Una cosa è certa, lo schieramento di partenza della Formula 1 targata 2025 sarà molto diverso da quello attuale. Da qualche tempo è in atto un cambio generazionale e l’anno venturo l’età media si abbasserà ulteriormente. Al di là del prossimo ferrarista Lewis Hamilton e del veterano dell’Aston Martin Fernando Alonso, entrambi pienamente negli “anta” quando scatterà il primo GP dell’Australia, il resto del gruppo sarà giovane o giovanissimo.
Da Oliver Bearman, a Gabriel Bortoleto e Kimi Andrea Antonelli, nuovi ragazzi terribili si andranno a mescolare agli agguerriti ventenni che già da qualche campionato stanno battagliando tra loro. Va da sé che a fronte dei baby ingressi, qualcuno della vecchia guardia dovrà per forza di cose salutare e uno di questi è certamente Valtteri Bottas, messo alla porta dalla Stake Sauber. Al suo dovrebbe aggiungersi un altro nome eccellente, da qualche mese più fuori che dentro.
Parliamo ovviamente di Sergio Perez, sicuro di restare nel Circus dopo aver firmato il rinnovo con Red Bull, ma poi talmente in caduta libera a livello di prestazioni da mettere in dubbio la sua conferma effettiva. Dopo aver mostrato anche buone cose a partire dal 2021 con la squadra di Milton Keynes, nel 2024 è stato un disastro. Spesso fuori al Q1 in qualifica, il messicano non è stato quasi mai in grado di tenere il passo del compagno di squadra Max Verstappen.
Per questo motivo in molti stanno chiedendo un suo licenziamento a favore di qualche talento rampante. Tra questi l’ex proprietario di team Eddie Jordan il quale, secondo quanto riportato da Formula Passion avrebbe caldeggiato l’ingaggio di Lawson, attualmente impegnato alla Racing Bulls. “Non c’è possibilità che Checo resti. E’ un ragazzo adorabile, ma non è così che si vincono i GP. Liam, invece, è l’uomo giusto e in più fa già parte della famiglia“, il commento tranchant del 76enne.
Del medesimo avviso anche David Coulthard, che con la Red Bull ha corso dal 2005 al 2008. “E’ stato finora un servitore fedele, ma a meno che nelle prossime tre gare non succeda qualche cosa che chiarisca che si sia trattato solo di un problema della monoposto, il suo destino è segnato“, il parere dello scozzese scettico sulla permanenza.