Ennesima scelta drastica che vede protagonisti i soliti carburanti tradizionali sempre più condannati ad un declino forzato
I carburanti tradizionali sono ormai sempre più sotto la lente di ingrandimento dei paesi occidentali e dell’Unione Europea in primis visto il loro importante impatto negativo dal punto di vista ambientale. Dopo svariati accordi internazionali sulla riduzione delle emissioni con obiettivi più o meno raggiunti, l’ultimo regolamento stringente relativo al contenimento delle emissioni nocive nell’aria è stato l’accordo raggiunto a livello europeo con l’approvazione della stesura del Green Deal, testo sottoscritto dagli Stati membri dell’Unione.
Il Green Deal prevede, tra le tante novità introdotte, l’interruzione della produzione di automobili alimentate con carburanti fossili che emettano CO2 nell’ambiente. Quindi, stop alla produzione di tutte le vetture alimentate a benzina, a gasolio e a gas. La dead line di questo testo è fissata per il 2035, ma a quanto pare vi è un’altra data molto più ravvicinata che coinvolgerebbe le auto a motore termico. Nel 2025 infatti si prevede un’ennesima stretta alla già rigorosa regolamentazione delle emissioni nocive.
L’inquinamento prodotto dai mezzi privati a livello globale inficia in maniera marginale, ma il loro impatto nelle nostre città è significativo. La concentrazione di migliaia di veicoli che emettono sostanze nocive a stretto contatto con l’essere umano provoca inequivocabilmente conseguenze sulla salute delle persone. Non è, quindi, solamente un discorso di impatto ambientale in generale, ma soprattutto una ragione legata, nello specifico, alla qualità dell’aria che noi tutti respiriamo all’interno dei nuclei urbani.
Per disincentivare l’acquisto di automobili termiche a favore delle tanto gettonate alternative elettriche, dopo l’annuncio dello stop alla produzione nel 2035 dei motori alimentati con i carburanti tradizionali, ecco un’altra novità in arrivo nei Paesi Bassi per il prossimo anno: lo stop alle pubblicità che promuovono la vendita di veicoli con motori a combustione interna. La scelta dell’Aia di vietare gli spot segue la filosofia già adottata con gli spot delle sigarette.
Disincentivare l’acquisto delle sigarette vietandone innanzitutto la loro promozione. La scelta del governo olandese è avanguardista, infatti la città dell’Aia sarebbe la prima al mondo a vietare spot pubblicitari con automobili benzina o diesel come soggetti principali. La scelta ha visto il favore delle associazioni ambientaliste, meno quelle delle case automobilistiche le quali temono di perdere una importante fetta di mercato non ancora rimpiazzabile con i numeri di vendita delle automobili a batteria.