Addio colonnine, ora l’auto elettrica la ricarichi dal marciapiede: che rivoluzione, come funziona

Ricaricare un auto elettrica diventa semplice come parcheggiare. Addio vecchie e antiestetiche colonnine, sono già il passato

Quando si sceglie l’innovazione non bisogna stupirsi se continua a innovare, innovare e innovare. Una volta partita la tecnologia e le idee non si fermano. E se pensavate che le colonnine (se non vogliamo chiamarle colonnone) sarebbero rimaste per sempre parte del nostro paesaggio urbano, con il loro look da centralina elettrica piazzato a bordo strada, vi siete sbagliati.

Addio colonnine
Addio colonnine – allaguida.it

La rivoluzione comincia da Londra, dal suo quartiere più trendy, meta di tutti i turisti italiani. proprio qui, a Camden, in questa oasi famosa per i suoi mercatini e la scena musicale, va in scena una piccola rivoluzione nella mobilità elettrica. Entro il 2026 verranno installati 570 punti di ricarica “invisibili” lungo i marciapiedi. I primi 70 saranno già operativi da luglio 2025.

La ricarica corre sul filo

Non è una rivoluzione di quelle che danno nell’occhio. Tutto il contrario: il suo obiettivo è la discrezione. Niente più scatolotti di ricarica con fili che si tendono. Il connettore va a filo con la pavimentazione, e si vede solo il punto dove collegare il cavo. Geniale, no?

Addio colonnine
Parcheggi e ricarichi allaguida.it

Il sistema offre una potenza di 22 kW in corrente alternata. Non sarà un fulmine di guerra ma è perfetto per ricaricare mentre l’auto resta parcheggiata per qualche ora o durante la notte. Basta trovare un posto vicino a uno di questi connettori, attaccare il cavo e il gioco è fatto.

Nel Regno Unito non si tratta di un esperimento improvvisato. I test sono iniziati nel 2022 e hanno dato risultati così positivi da convincere le autorità a passare alla fase finale: l’installazione su larga scala in città.

L’idea è partita, immaginiamo soltanto quanto potrebbe essere bello applicarla alle città italiane, dove tanti automobilisti non hanno un garage e parcheggiano per strada. In un colpo si risolverebbero due problemi, prima di tutto quello estetico-pratico.  In più, si rimuoverebbe anche uno dei freni principali all’acquisto di un’auto elettrica: la difficoltà di ricarica per chi non ha un punto privato.

In Italia qualcosa si muove, anche se in modo diverso. Alcune città stanno trasformando i pali della luce in punti di ricarica. L’idea è simile: sfruttare strutture già esistenti senza aggiungere ingombri, rendendo le città meno affollate di scatoloni colorati, e nel contempo più fruibili.

Le rivoluzioni spesso suonano la fanfara, ti abbagliano con immagini e ritrovati mirabolanti ma complessi da usare. I cambiamenti più intelligenti sono proprio quelli che si fanno notare meno, un connettore a filo, un parcheggio, una batteria carica. La vita cambia senza nemmeno accorgersene.

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