Non c’è più scampo per chi sgarra al volante: è lotta senza quartiere contro chi usa il cellulare alla guida, arriva la decisione ufficiale
Sempre più tecnologiche, sempre più connesse anche per evitare i pericoli. Ormai molti modelli di auto hanno collegamenti diretti con il cellulari e altri device, in modo da evitare distrazioni fatali per chi guida. Ma l’uso degli smartphone in auto è ancora molto massiccio su tutte le strade italiane e così un Governo ha deciso di passare all’azione.
Perché questo ormai è diventato un male comune a tutti i Paesi e così la caccia ai colpevoli è senza sosta. Succede anche in Germania, Paese che ha scelto di aumentare i controlli per chi guida usando il cellulare.
A fare da apripista sarà il land della Renania-Palatinato, lo Stato federale che comprende città famose come Kaiserslautern, Coblenza, Mainz e Treviri. Una zona con circa 4 milioni di abitanti e alla ricerca della massima sicurezza sulle strade. Ecco perché dopo una sperimentazione effettuata con successo nelle scorse settimane, ora il governo locale è pronto a passare all’azione su larga scala.
Tutta la polizia locale infatti sarà dotata di un sistema già attivo con grande efficacia nei Paesi Bassi. Si chiama MONOcam e funziona in pratica come un Autovelox: è dotato infatti di una telecamera collegata a un software che nota se il conducente ha in mano uno smartphone. Solo in quel caso scatterà una foto trasmessa in modo automatico al più vicino comando di polizia.
Esattamente come per gli Autovelox, anche questi rilevatori sono mobili e quindi possono essere piazzati in ogni posto, sempre che indicati da un segnale che avvisa della loro presenza. In realtà però la polizia olandese e ora quella tedesca preferiscono piazzarli in corrispondenza dei cavalcavia, perché la visione dall’alto è più favorevole per individuare i trasgressori.
Ma soprattutto non c’è scampo per chi sgarra: il software riconosce se i conducenti hanno in mano un qualsiasi dispositivo mobile e la multa scatta solo in quel caso. Non importa se stanno telefonando o semplicemente controllando il loro navigatore. Conta che l’abbiano in mano e questo basta a far scattare la sanzione.
Ma perché la Renania-Palatinato ha scelto di aumentare i controlli sulla guida con il cellulare? Lo dicono i numeri registrati lo scorso anno, il primo a pieno regime dopo la pandemia anche in Germania.
La polizia locale del Land tedesco ha messo a verbale più di mille incidenti provocati dalla distrazione durante la guida, in gran parte causata dall’uso improprio del cellulare. Quindi l’obiettivo primario è quello di ridurre le cause alla radice e l’uso continuativo del MONOcam dovrebbe essere un dissuasore molto efficace.
In realtà però il codice stradale tedesco, in mancanza di incidenti gravi, non è molto punitivo con chi usa un device mentre guida. La multa con l’attuale regolamento infatti è pari a soli 100 euro, con 1 punto perso sulla patente e quindi tutto sommato quasi conviene.
Comunque, esattamente come succede in Olanda, anche in questo caso la sanzione non sarà automatica. Quando lo scatto arriverà agli agenti addetti al controllo, toccherà a loro stabilire caso per caso se ci sia stato un utilizzo irregolare dello smartphone. Solo in questo caso sarà elevata una sanzione con invio del verbale all’indirizzo del proprietario dell’auto.
C’è anche una risposta per l’obiezione più classica, in Italia come in Germania: come saranno trattati i dati sensibili di chi è stato fotografato? Tutto previsto nella norma, che garantisce la protezione dei dati personali, utilizzabili solo per l’eventuale contravvenzione.
Un fenomeno comune a molti Paesi, l’Italia non fa eccezione. Anzi, le ultime statistiche ufficiali parlano chiaro: quasi un quarto degli incidenti stradali sulle nostre strade, il 24%, sono provocati dall’uso scorretto dello smartphone o altri device alla guida.
Bastano un paio di numeri per capire la portata del pericolo. Fissare lo smartphone o un tablet anche solo per 3 secondi ad una velocità di 60 km/h non fa guardare la strada per almeno 35 metri. Se lo guardiamo per 10 secondi a 100 km/h come minimo ci distraiamo per 150 metri. E così è facile immaginare anche le conseguenze.
A regolare tutto è l’articolo 173 comma 2 del Codice della Strada. Specifica che è vietato al conducente di far uso “durante la marcia di apparecchi radiotelefonici, smartphone, computer portatili. Notebook, tablet e dispositivi analoghi che comportino anche solo temporaneamente l’allontanamento delle mani dal volante”. Inoltre di usare cuffie sonore, con la sola eccezione per i conducenti dei veicoli delle Forze armate e dei Corpi di polizia.
Invece è consentito l’uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare, sempre che il conducente abbia adeguata capacità uditiva ad entrambe le orecchie. Quindi si possono usare a patto di non staccare mai le mani dal volante, come specifica una circolare del Ministero dell’Interno.
Chi trasgredisce cosa rischia? Una sanzione amministrativa che va da 165 a 660 euro e la cancellazione automatica di 5 punti dalla patente. In caso di recidiva nei due anni successivi alla prima infrazione, anche la sospensione della patente da 1 a 3 mesi.
In realtà c’è anche una proposta di legge, ferma da tempo e mai arrivata in Aula, che aumenta la multa per la prima infrazione da 422 ad un massimo di 1.697 euro. Inoltre sospensione della patente da 7 giorni a 2 mesi e decurtazione sempre di 5 punti. In caso di recidiva nel biennio successivo, multa da 644 a 2.588 euro con sospensione della patente da 1 a 3 mesi e decurtazione di 10 punti patente.
Ma c’è anche una fresca sentenza della Corte di Cassazione, del marzo 2023. Conferma che il verbale è sufficiente per legittimare la multa in caso dell’uso del cellulare alla guida per non si può presentare ricorso denunciando il falso nel verbale. Quindi il consiglio per tutti è quello di stare in campana, ma ancora meglio lasciare il cellulare in borsa o sul sedile di fianco senza toccarlo.