Auto low cost addio, nuova mazzata per gli automobilisti: accadrà dal 1° gennaio, che aumenti
Una crisi che proprio non accenna a finire. Il mercato dell’automotive è in grande difficoltà e negli ultimi mesi i dati sono decisamente negativi. Non è cero un problema localizzato, anzi: tutta Europa è in questa situazione, non solo l’Italia che pure a Novembre ha fatto registrare -10,8% per quanto riguarda le immatricolazioni rispetto ad un anno fa.
E le aziende, in crisi, stanno valutando soluzioni estreme, come la Volkswagen pronta a chiudere tre fabbriche e lasciare senza lavoro circa 15mila operai. E pure Stellantis di certo non ride. Insomma un vero e proprio disastro che potrebbe assumere proporzioni ancora più grandi. In Italia, fino al 2024 c’erano infatti gli incentivi governativi per l’acquisto di nuove auto: ebbene, a partire dal 2025, infatti, l’Esecutivo non metterà più a disposizione gli incentivi ma tutti gli investimenti saranno mirati all’elettrico che peraltro è una delle cause principali della crisi del settore automobilistico.
Quindi, di fatto, addio anche agli sconti che prima permettevano di poter risparmiare qualche migliaio di euro e di permettere agli italiani di poter acquistare l’auto nuova. Il problema è ora di altra natura: consequenzialmente, anche le vetture low cost non saranno più tali.
Auto low cost, è addio: ecco i rialzi
Su tutte, le auto cinesi non saranno più low cost per gli italiani e gli europei in generale. O, quanto meno, subiranno un aumento dei prezzi davvero elevato. Nel mirino ci sono le auto cinesi o comunque quelle di fattura cinese che nel 2025 costeranno decisamente in più.
Tutto dipende dai dazi dell’Unione Europea nei confronti di queste vetture: un modo di “preservare” le aziende europee ed i marchi automobilisti del Vecchio Continente dall’invasione di questi modelli a baso costo ma che non hanno nulla da invidiare ai colossi automobilistici più noti in tema di comfort e tecnologia.
L’aumento dei dazi colpirà forte il mercato ed è probabile che sull’utente finale ricadranno la maggioranza di questi costi in modo da non far diminuire troppo i margini di profitto delle aziende. Tra coloro che hanno dato il via all’aumento dei prezi c’è la Smart.
I modelli #1 e #3 a partire dal prossimo 1 gennaio avranno un prezzo decisamente più alto. Il gruppo Geely pagherà alla UE il 18,8% di dazi e per avere un profitto adeguato alle aspettative, il listino aumenterà di ben 2.670 euro per entrambe le vetture summenzionate nelle versioni Pro e Pro+ in vari mercati. La #3 in allestimento Premium e Brabus, invece, avrà un aumento addirittura da 3.010 a 3.170 euro.