Durissimo colpo per un colosso elettrico, con la bancarotta che purtroppo ha stroncato un marchio iconico del settore.
La situazione economica di questi anni non è di certo la più rosea, in particolar modo se guardiamo al mondo delle automobili e delle moto. Sono davvero troppe le innovazioni che si stanno portando avanti nella realtà dei motori, con tante aziende che hanno provato a sfruttare i cambiamenti per poter dire la propria nel mercato mondiale.
Il problema però è che, se l’elettrico ha dimostrato di poter essere una possibilità e una grande occasione per potersi lanciare nel mercato globale, dall’altro lato è chiaro come non stia raccogliendo i frutti sperati. Per questo motivo non mancano di certo le aziende che, dopo aver tentato la scalata in questo settore, hanno dovuto fare i conti con una realtà molto amara.
Sono diversi i casi che hanno portato al fallimento di qualche azienda, il che è sempre un duro colpo anche perché il tutto porta sempre al licenziamento di un ingente numero di operai e di lavoratori. Ora siamo di fronte a uno degli ultimi casi, con la batosta che giunge in modo del tutto inatteso e dopo una serie di investimenti che facevano ben sperare.
Era il 2019 quando Erik Buell, diventato uno dei più noti progettisti grazie alla sua mitica storia con la Harley Davidson, decise di aprire la propria nuova attività, con la Fuell che sarebbe stata la società in grado di produrre solo modelli elettrici. Non solo moto, con queste che non stavano dando i frutti sperati, ma per ampliare la gamma si decise anche di puntare sulle e-Bike.
Per quanto riguardava le motociclette, la Fuell si presentò sul mercato con un motore a 15 cavalli nella versione basilare e anche da ben 47 per quella più prestazionale, in modo tale da poter venire incontro alle esigenze di tutti i clienti, con un’autonomia di 280 km. Le moto erano della gamma Flluid, arrivati fino alla 3, prima di virare verso delle e-Bike che alla fine non hanno mai visto la luce.
Gli investimenti erano stati davvero ingenti e le biciclette elettriche sembravano poter essere la soluzione vincente per poter dare il via a un futuro roseo. Alla fine la Fuell dovrà trovare il modo di restituire i soldi dell’anticipo che qualche acquirente ha versato nelle casse societarie, con le due ruote in questione che non saranno mai consegnate.