Pessime notizie in vista per il settore automobilistico, con la crisi che sembra destinata a peggiorare sempre di più.
Da diversi anni a questa parte stiamo assistendo a una crisi davvero allarmante per quanto riguarda il settore delle auto, con sempre più aziende che si trovano in piena crisi. L’Europa infatti deve fare i conti con delle decisioni che ormai ai più appaiono come fallimentari, soprattutto per quanto concerne il discorso legato al Green Deal.

Imporre alle aziende di produrre auto elettriche è al momento troppo lontano dalle richieste del mercato, il che dunque non ha fatto altro che indebolire sempre di più i colossi a quattro ruote. L’Europa non è mai stata così debole come in questo periodo, con la situazione del settore automobilistico che ora rischia di precipitare.
I venti di guerra si fanno sempre più forti nel Vecchio Continente, il che non fa altro se non mettere in ginocchio migliaia di imprese che non sanno cosa accadrà in futuro. In Italia e in Europa si sta pensando di far compiere una decisa virata per quanto riguarda la produzione di auto, ma questa volta non si parla più di differenza tra motore termico ed elettrico.
Aziende auto verso l’esercito: cosa cambierà
Nella storia del Novecento le aziende automobilistiche hanno dovuto fare la propria parte per quanto riguarda lo sforzo bellico, con la produzione dei loro veicoli che ha sempre dovuto subire dei rallentamenti proprio per creare mezzi militari. Una scelta che non piace a nessuno, ma in Europa sta per diventare questa la strada da dover intraprendere.

Lo ha sottolineato il Ministero delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, con questi che è intervenuto in occasione del Tavolo Nazionale Automotive. L’Italia seguirà dunque quello che prende il nome di “piano ReArmEurope”, con le aziende automobilistiche che dunque dovranno iniziare a progettare delle componenti militari, con questa direzione che è la medesima presa anche dalla Germania.
L’intento infatti è quello di ridurre la produzione di auto, come se questa non fosse già abbastanza bassa, per passare alle armi. Sono dei discorsi che fanno venire i brividi e che soprattutto vanno contro tutta la storia dell’Unione Europea sempre legata alla pace. Una situazione che sta andando ben oltre al semplice discorso della crisi del settore automobilistico e ora si dovrà trovare il prima possibile una soluzione a livello istituzionale per evitare conflitti.