Cosa succede intorno alle auto elettriche, la decisione che lascia di stucco milioni di appassionati delle Battery Electric Vehicle (BEV).
Almeno in Europa, sembra ormai confermata e avviata la decisione di mettere uno stop definitivo alla vendita di vetture a motore a benzina e diesel per il 2035, un’inezia temporale dal punto di vista di una seria politica industriale. Non a caso i grandi produttori europei sembrano ormai privilegiare quel segmento produttivo.
Ma veramente la direzione presa dall’industria automobilistica va verso quella direzione? Alcuni dati potrebbero far sorgere qualche dubbio. Si sono evidenziati negli ultimi tempi dei cali nel numero di vendite in alcuni mercati, a cominciare dagli Stati Uniti, un riferimento per tutto il settore. Inoltre GM e Ford hanno ridotto la loro produzione dei loro pick-up elettrici. Ma che conseguenze hanno questi andamenti nel mercato statunitense?
A commentare queste notizie è stato Akio Toyoda, presidente del consiglio di amministrazione della Toyota in occasione del Japan Mobility Show in svolgimento in questo periodo. Secondo l’autorevole uomo d’affari nipponico non c’è un’unica strada per raggiungere la neutralità carbonica.
Per Toyoda, “ci sono diverse opzioni per ridurre le emissioni di CO2” e la scelta dell’alimentazione completamente elettrica non è l’unica percorribile. Il dirigente giapponese è sempre stato d’accordo con la decarbonizzazione, ma usando anche altri strumenti oltre l’elettrico per raggiungere l’obiettivo, come l’ibrido e l’idrogeno.
Toyoda non ha mai celato le sue perplessità riguardo le auto elettriche, considerando altre soluzione per la mobilità del futuro, oltre le batterie. A suo parere devono essere prese in considerazione le esigenze dei consumatori e lo stato delle infrastrutture. Quindi la parola definitiva della Toyota sulle auto elettriche?
Non è detto. Il successore designato di Toyoda, Koji Sato, ha formulato posizioni diverse, rimarcando l’innovazione e lo sviluppo tecnologico dei mezzi elettrici alimentati a batteria, ormai ampiamente competitivi con i motori tradizionali. Non a caso la casa giapponese ha presentato al Japan Mobility Show due prototipi di auto elettriche che anticipano alcuni degli sviluppi futuri della casa nipponica nel settore delle BEV.
La realtà potrebbe essere molto più semplice: Toyota continua a puntare all’ibrido per una transizione plausibile alla soluzione completamente elettrica nella mobilità, valutata come raggiungibile, ma non l’unica per la decarbonizzazione completa. Business as usual insomma, il mercato dell’ibrido in Nord America e nel resto del mondo è ancora in espansione, con richieste in forte crescita, e Toyota lavora, aumentando la produzione, per soddisfare la domanda globale.