Arriva un’alternativa moderna e futuristica per il classico pit stop durante le gare automobilistiche. Ecco di cosa si tratta e come agirà.
Tra qualche settimana si entrerà nuovamente nel vivo dei motorsport. In particolare ripartiranno i vari campionati del mondo di automobilismo, con grande attesa in particolare per la Formula 1. La novità più grande in questo ambito sarà l’approdo di Lewis Hamilton alla Ferrari, un trasferimento che già da inizio 2024 ha fatto parlare molto di sé.
Ma c’è anche un’altra categoria che ormai da anni appassiona i tifosi delle 4 ruote. Si tratta della Formula E, la serie automobilistica ideata dalla Federazione Internazionale dell’Automobile e dedicata esclusivamente a monoposto spinte da motori elettrici. La stagione sportiva di questa categoria è differente, poiché inizia a dicembre e si conclude l’estate successiva, dunque è attualmente in corso.
A metà febbraio andrà in scena un doppio e-prix, che si terrà sulla pista di Gedda in Arabia Saudita. Proprio in vista di quella gara, la Formula E sarà pronta a lanciare una innovazione tecnologica che rivoluzionerà sia l’andamento delle gare che l’apporto delle monoposto elettriche. Si tratta del Pit Boost, ovvero una sorta di pit stop completamente differente dalla concezione nota a tutti.
Formula E, prima rivoluzione: a Gedda debutta il Pit Boost per le monoposto elettriche
Ma andiamo a spiegare nel concreto cosa è il Pit Boost. Si tratterà di una funzione obbligatoria, introdotta in tutte le gare di Formula E con doppio appuntamento (come per l’appunto a Gedda), che permetterà alle monoposto di ricaricarsi ed ottenere un incremento energetico del 10%.
Le autovetture hanno dunque l’obbligo di fermarsi per 30 secondi ai box, dove otterranno una rapida ricarica di 600 kW, dando maggiore forza e sprint alla monoposto per il resto della gara. Un’innovazione totale, che cambierà come detto tutta la dinamica degli e-prix. Infatti con il Pit Boost sarà importante bilanciare l’esigenza di ricarica con il rischio di perdere posizioni sulla pista.
Le caratteristiche principali del Pit Boost sono le seguenti: ricarica di energia aggiuntiva, intorno ai 3.85 kWh di media. La velocità di ricarica, come detto 600 kW in 34 secondi totali, inclusa la fase di stazionamento. Solo due membri del team possono lavorare sull’out, oltre al tecnico per la gestione della ripartenza. Inoltre solo una monoposto alla volta potrà effettuare il Pit Boost e l’attivazione sarà regolata da protocolli stabiliti dalla FIA.
L’esperimento del Pit Boost in Formula E rappresenta però un’evoluzione che potrebbe essere utilizzata anche per le auto elettriche non sportive. Possibile che l’opzione di ricarica rapida su strada, dalla durata molto celere, possa entrare a far parte delle quotidianità, visto che molti automobilisti sono frenati dai tempi di ricarica alle colonnine non inferiori ai 20-30 minuti.