La nuova frontiera dei motori mette in discussione elettrico e idrogeno: arriva dall’India ed è super sostenibile, ecco di cosa si tratta.
La partita sul futuro dell’industria dei motori è ancora tutta da giocare: il traguardo prefissato sono ovviamente le zero emissioni, su incentivo anche delle normative internazionali in materia d’ambiente che impongono di arrivare quanto prima alla neutralità carbonica, e sono sempre più stringenti per quanto riguarda i livelli di inquinamento. La strada al momento preferita da molte delle aziende è quella dell’elettrico, che continua a rosicchiare passo dopo passo fette di mercato ai modelli a motore tradizionale, ma mostra ancora diversi limiti e non riesce ad avere i risultati auspicati. Gli alti costi di produzione (e di conseguenza di listino) e i limiti per quanto riguarda l’autonomia e la durata della batteria continuano a frenare l’acquisto di questi modelli. Per questo le aziende continuano a guardare anche in altre direzioni.
L’idrogeno è sicuramente una di queste, come dimostrano gli sforzi di grandi marchi come per esempio Toyota in questa direzione. Anche in questo caso però la spesa è molto elevata e complica la diffusione di questa tecnologia. Dall’India, intanto, emerge un’altra alternativa che potrebbe ritagliarsi uno spazio sempre maggiore nella corsa verso il futuro dei motori.
Il colosso indiano Tata Motors ed MDI hanno ideato un nuovo motore che utilizza l’aria come carburante infinito, gratuito e totalmente sostenibile. La tecnologia prevede l’utilizzo di un serbatoio che immagazzina l’aria pressurizzata. Questa espandendosi mette in funzione un pistone che mette in moto l’albero motore. Un procedimento del tutto privo di emissioni inquinanti, che l’azienda ha lavorato molto per rendere sempre più economico e sostenibile anche dal punto di vista dei costi.
Certo, anche in questo caso è necessario vincere diverse sfide prima di riuscire a pensare ad una diffusione su larga scala: innanzitutto la bassa densità energetica che la rende utilizzabile solo su veicoli leggeri e di piccole dimensioni, oltre a maggiori garanzie dal punto di vista della sicurezza e all’energia iniziale che serve per produrre l’aria complessa, che può rendere questo sistema meno efficiente. Con i continui investimenti su questo fronte però la speranza è di riuscire presto a rendere questa tecnologia sempre più pratica, funzionale e accessibile dal punto di vista economico, così che possa diventare una seria alternativa per il futuro.