A breve saremo costretti a dire addio a riders e fattorini sulle nostre strade? Il destino sembra essere quello, a discapito di una folta categoria di lavoratori.
Ordinare una pizza a domicilio, ma vale anche per il cibo d’asporto in genere, può essere davvero comodo perché consente di mangiare a casa quello che si potrebbe ordinare sul posto, quindi con la stessa qualità ma senza doversi spostare da casa. Un’abitudine simile è stata adottata da molti, anche se per cause di forza maggiore ai tempi della pandemia, ma sono in tanti ad averla mantenuta anche ora ben sapendo quanto possa essere comodo farlo a maggior ragione se la serata è piovosa e non si ha voglia di uscire a bagnarsi.
Un servizio come questo non può che essere reso possibile grazie ai riders e ai fattorini di cui si servono tutti i locali, spesso ragazzi giovani che hanno la volontà di non pesare sulla famiglia per il costo da sostenere per gli studi ma anche disoccupati che faticano a trovare un altro lavoro stabile. I sacrifici da sostenere questo impiego sono spesso tutt’altro che pochi, non solo perché si è costretti a spostarsi anche in caso di maltempo, ma anche perché troppo spesso sono previste paghe quasi da fame. Presto però queste figure potrebbero essere destinate a scomparire in via definitiva.
Riders e fattorini sono destinati a scomparire?
Non tutti i ristoranti e le pizzerie hanno riders e fattorini come dipendenti, ma spesso tendiamo a scegliere il locale dove rifornirci anche in base a questo. Si tratta infatti di una figura determinante, che consente di ricevere quello che si è ordinato nell’arco di pochi minuti senza doversi spostare da casa, magari in un orario in cui si è stanchi dopo una giornata lavorativa pesante e si desidera solo mettersi a riposare sul divano.
Il futuro, però, potrebbe prevedere il loro “taglio” in via definitiva, cosa che evidentemente potrebbe non fare piacere a chi ha ottenuto questo lavoro e potrebbe ritenerlo fondamentale anche solo per ottenere un piccolo guadagno. Negli Stati Uniti sono già diverse le realtà che si stanno muovendo in questa direzione e che hanno deciso di affidarsi al loro posto ai robotaxi, veicoli a guida autonoma che sono in grado di raggiungere la destinazione senza grande difficoltà.
È il caso, ad esempio di Marco’s Pizza, una delle categorie di ristorazione più note, che ha voluto stringere un accordo con Magna International, il quarto più grande produttore di componenti per auto al mondo, che ha messo loro a disposizione una serie di prototipi per valutare l’efficacia del servizio. In un prio momento l’azienda ha voluto verificare la situazione con una piccola pizzeria, ma dopo avere verificato come tutto si sia svolto nel modo migliore ha deciso di muoversi nella stessa direzione ma su larga scala a beneficio delle esigenze di Marco’s Pizza.
I piccoli robotaxi circolano a circa 30 km/h e sfruttano un sistema di guida autonoma a bassa velocità sviluppato dalla società canadese che comprende telecamere, radar, Lidar. Per non sbagliare le consegne è stato inserito nel mezzo anche un software ad hoc, che permette loro di capire quale sia il luogo di destinazione e non sbagliare.
I clienti al primo posto
Abituarsi a non vedere più riders e fattorini consegnare il cibo a domicilio potrebbe risultare strano in un primo momento, ma se tutto andasse davvero a buon fine anche i più scettici potrebbero abbandonare ogni remora a riguardo. Del resto, quello che conta per i clienti è ricevere a casa la propria ordinazione, ovviamente corretta, se questo avviene non dovrebbe esserci alcuna lamentela.
Le due aziende hanno deciso così di sfruttare questa collaborazione per verificare in prima persona il riscontro degli utenti, in caso di esito positivo (potrebbe essere chiesto alle persone di dare una propria opinione) questa potrebbe rivelarsi una soluzione da applicare su ampia scala. A farne le spese sarebbero inevitabilmente solo i lavoratori del settore, mentre pizzerie e locali potrebbero risparmiare non poco, visto che dovrebbero investire solo sui veicoli.
Questo potrebbe così convincere anche chi non si fida dei veicoli a guida autonoma a mettere al bando ogni perplessità, non è escluso poi questa idea possa essere presa in considerazione anche da altre realtà, quali ad esempio le aziende di tecnologia o di abbigliamento. A quel punto non avremmo più un corriere pronto a suonare al nostro campanello per darci l’abito tanto sognato.