Pessime notizie per questi modelli, con le vendite che mettono a nudo tutti i loro problemi e in futuro rischiano grosso.
Non vi è dubbio alcuno sul fatto che una delle caratteristiche fondamentali che deve avere un’auto per poter far parte della gamma di un marchio è quella di essere appetibile sul mercato. Per i colossi delle quattro ruote non ci può essere distinzione tra auto di qualità o minore, ma solo tra vetture che vendono e veicoli che invece rimangono fermi.
Non deve dunque sorprendere il fatto che molti stiano riscontrando non pochi problemi con alcune vetture, soprattutto quelle che stanno cercando di guardare sempre di più al futuro e con motori innovativi. L’elettrico da solo non basta, dunque i colossi stanno guardando con interesse anche a una nuova tecnologia, con l’intento che è così quello di dare vita a delle auto a idrogeno.
Queste sono considerate il futuro per molti, anche se altri invece le ritengono idonee di fatto solo per i mezzi pesanti. La discussione e la diatriba è destinata ad andare avanti per tanto tempo, ma intanto le aziende devono fare i conti con il mercato e chi ha puntato su queste vetture per il momento non sta di certo ottenendo i risultati sperati.
La principale problematica al giorno d’oggi per poter vendere le auto a idrogeno, è legato al fatto che non vi è modo di poter rifornire in modo facile e veloce. Lo si vede per esempio con il caso dell’Italia, dove sono pochissime le stazioni di idrogeno, con questo che limita fortemente anche la vendita di un modello come la Toyota Mirai.
Siamo di fronte in questo caso a un’auto da 498 cm di lunghezza, una larghezza da 189 cm e un’altezza da 147 cm, il che le permette di essere omologata per cinque persone. Al proprio interno, il motore a idrogeno ha modo di erogare fino a 182 cavalli, garantendo un picco massimo di 175 km/h, con i consumi che sono di 0,8 kg ogni 100 km, per un prezzo di 75.900 Euro.
l costo decisamente elevato non aiuta però le vendite, tanto è vero che a novembre sono solo 134 che nel mondo hanno acquistato una Mirai. Da gennaio siamo solo a 1702, il che per ora stanzia la Mirai al di sotto delle vendite rispetto all’anno nero 2020, dove furono 1770. Si tratta di un netto calo dopo le 5918 del 2021 e le 4000 del 2022 e 2023, e ora la Toyota deve apportare valutazioni importanti per la sua Mirai.