Si torna a parlare delle aumento delle accise sul diesel: le dichiarazioni del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e la reazione del Codacons.
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti è tornato a parlare del possibile aumento delle accise applicate sul gasolio, di cui ormai si discute da diverso tempo. Il ministro ha confermato che all’interno della Manovra 2025, approvata dal Consiglio dei Ministri qualche giorno fa, non ci sarà la questione sulle accise.
Inoltre, è stato ribadito il fatto che si tratterà di un possibile allineamento con la conseguente riduzione del prezzo della benzina e l’aumento di quello del diesel “al netto degli autotrasportatori per cui è prevista una loro normativa”. Poi una battuta, sull’eventuale rialzo del gasolio che dovrebbe costare un centesimo in più: “Sono disperato – ha ironizzato Giorgetti- è una stangata…”.
Aumenti accise per il diesel, il ministro Giorgetti: “Deciderà il Parlamento”
Nuove dichiarazioni del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che, in conferenza stampa dopo l’approvazione del testo della Manovra 2025 da parte del Consiglio dei Ministri, è tornato a parlare del possibile aumento del gasolio.
Giorgetti ha spiegato che la questione delle accise non è contenuta nella Legge di Bilancio che comunque adesso passerà al vaglio del Parlamento per la decisione su quello che, spiega il ministro, è un “impegno europeo” che deve essere gestito. Inoltre, il ministro dell’Economia ha ribadito il concetto che si tratterà di un allineamento con le accise applicate sulla benzina, dunque, quest’ultime si abbasseranno con il conseguente aumento di quelle applicate sul diesel.
Proprio in merito a tale allineamento, Giorgetti ha risposto con una battuta ironizzando: “Facciamo un test in sala: chi ha l’auto a benzina, chi a gasolio? Io ce l’ho a gasolio, pagherò un centesimo in più a litro, sono disperato è una stangata…”.
La reazione del Codacons
Le parole del ministro Giorgetti hanno subito scatenato la reazione del Codacons, secondo cui, quanto affermato sarebbe “fuorviante”. Il presidente dell’associazione consumatori, Carlo Rienzi, ha spiegato, che probabilmente il ministro non è a conoscenza del numero di auto a gasolio circolante nel nostro Paese rappresenta il 41,5% del parco auto complessivo. Nel 2024, questo veicoli in Italia ammontano, più precisamente, a 16,7 milioni. Per questo motivo, prosegue Rienzi, come si legge in una nota del Codacons, anche un piccolo aumento delle accise, a cui si applica anche l’Iva, si traduce in una stangata per molti italiani che circolano con veicoli a gasolio.
Con un aumento di 1 centesimo del diesel, sempre considerando l’Iva, prosegue la nota, il costo di un pieno di 50 litri salirebbe di 0,61 euro con “aggravio di spesa complessivo a carico dei proprietari di auto a gasolio pari a 245,6 milioni di euro”, se l’aumento di 1 centesimo dovesse essere costante per cinque anni, questa cifra raggiungerebbe la cifra di 1,23 miliardi di euro.
Infine, spiega Rienzi, nella Manovra non vi sarebbero misure volte a far abbassare i prezzi al dettaglio, ma rincari che riguardano alcuni settori e che rappresentano una sorta di “tassa occulta” in particolar modo per le famiglie numerose, i pensionati ed i ceti meno abbienti.