Quali auto guida una leggenda dello sport come Michael Jordan? Questa è la bellissima (e lussuosissima) collezione di ‘His Airness’. Alcuni veicoli sono da capogiro, eccone svelati dieci.
Quando un atleta trascende lo status umano e raggiunge quello del brand, sai che ci si trova al cospetto di una vera e propria leggenda. Non potrebbe essere altrimenti, quando dall’altra parte del ragionamento ci sono un nome ed un cognome pesanti come quelli di Michael Jordan. La stella del basket americano è un’icona del nostro secolo e rappresenta uno degli apici sportivi mai raggiunti nell’era moderna. Sei volte campione NBA con i suoi Chicago Bulls, attuale miliardario e padre fondatore del brand che oggi porta il suo nome. C’è davvero bisogno di ricordarvi chi sia il signore che in campo vestiva la maglia numero 23?
L’iconica guardia NBA, però, non è soltanto uno degli sportivi più vincenti e rappresentativi della storia mondiale. È anche e soprattutto un grande appassionato di motori. E come ogni miliardario che si rispetti (si fa per dire, ndr) non manca dall’avere una collezione privata piena zeppa di bolidi. Bolidi che, come lui, hanno fatto la storia nel proprio segmento. O che semplicemente sono riusciti a rapire l’attenzione e la passione di ‘His Airness’. Una cosa è certa: Michael Jordan non ha un garage che passa inosservato. Nel pieno della sua carriera era solito farsi ritrarre in giro per le vie di Chicago, a bordo della sua amata Ferrari Testarossa di colore nero. E anche oggi, MJ non è certo da meno.
Dentro la collezione di auto di Michael Jordan: cosa c’è nel garage personale della leggenda NBA?
La velocità e la natura esotica di queste auto riuscirebbero a rapire chiunque, non solo le icone dello sport o i miliardari collezionisti. Per questo ci si stupisce il giusto a notare certe vetture nel garage personali di questa o di quest’altra celebrità. Ciò detto, c’è un segmento che su tutti sembra attirare e stuzzicare Michael Jordan più degli altri. Quale? Quello delle supercar. Soprattutto se giungono da due paesi in particolare: l’Italia e gli Stati Uniti. Ferrari e Corvette, infatti, campeggiano come le scelte preferite di MJ. Guai, però, a pensare che siano le uniche. L’ex numero 23 dei Chicago Bulls, infatti, si è lasciato ammaliare anche da qualche vettura di fattura tedesca (di cui parleremo più avanti) e da qualche vera e propria wild card del settore. Un esempio lampante, è uno degli ultimissimi acquisti fatti in garage da Michael Jordan.
Hennessey Venom F5 Roadster: un ‘mostro’ da soli 30 esemplari al mondo
Nata per essere considerata la principale nemesi della Bugatti, la Hennessey Venom F5 Roadster è uno dei modelli più esclusivi al mondo. Prodotta soltanto in 30 esemplari, si tratta di un’auto da quasi 2.000 cavalli (1.842 CV, a voler essere pignoli): è una delle vetture stradali più veloci di sempre. E fareste bene a crederci, visto che Hennessey assicura che la sua Venom F5 Roadster sia capace di arrivare sino ai 483 km/h.
Numeri impressionanti, ma che trovano spiegazione nella monoscocca in fibra di carbonio, nell’aerodinamica di ultima generazione e in un motore 6.6 V8 biturbo denominato ‘Fury’. E a ben ragione: questo propulsore a otto cilindri non è elettrificato e non viene aiutato da nessuna componente ibrida. Il costo totale? Il prezzo è di 2,93 milioni di euro. Bazzecole per uno come Michael Jordan, che all’acquisto si è fatto ritrarre sorridente con John Hennessey in persona.
Bugatti Veyron Sang Noir, una delle auto più rare della lussuosa casa francese
Prodotta solamente in quindici esemplari, la Bugatti Veyron Sang Noir porta all’estremo il concetto di lusso ed esotico alla base della casa produttrice francese. Tecnicamente non cambia molto da una regolare (e si fa veramente per dire) Veyron, piuttosto è la livrea a fare la differenza. Dal francese ‘Sangue Nero’, la colorazione lucida è un omaggio in celebrazione della Bugatti 57S Atlantique. Il prezzo di listino è di 1,4 milioni di euro e per la casa francese si tratta di uno degli esemplari più belli di sempre. E come potrebbe essere altrimenti? Gli inserti in fibra di carbonio e pelle Alcantara, dopotutto, completano il quadro di un mezzo ancora più iconico della sua controparte base.
Porsche 911 Turbo S 993, l’auto dell’ultimo ballo…
Bella, iconica e senza bisogno di essere presentata. La Porsche 911 Turbo S 993 è una delle auto di lusso più rappresentative degli anni ’90. E non a caso, a guidarla e a possederla è stata una figura altrettanto iconica di quel decennio. Acquistata nella colorazione rossa, la leggenda narra di un Michael Jordan desideroso di abbinare la sua nuova auto alle sue nuovissime scarpe Air Jordan 6 Toro, della medesima tonalità. Tra le altre cose, questa è una delle auto che MJ guida nel documentario dei record ‘The Last Dance’. Da notare anche il dettaglio ‘AIR’ sulla targa, un vezzo che puoi permetterti se sei uno degli atleti più iconici e vincenti della storia dello sport. Ricordata per essere una delle ultime grandi auto sportive con motore naturalmente aspirato, la Porsche 911 Turbo S 993 resta una delle favorite ogni-era di MJ.
Porsche 911 930 Turbo Cabriolet ‘Flachbau’ e la dedica al padre JJ
Sempre attento al viziarsi in termini di quattro ruote, anche la Porsche 911 930 Turbo Cabriolet è una delle attrazioni principali nella collezione di Michael Jordan. Detta ‘Flachbau’ o ‘Slant Nose’, si tratta di una delle Porsche più rare di sempre. Una vera e propria gemma degli anni ’80, per la stella NBA si tratterà di un modello dall’altissimo valore effettivo. La targa ‘MJ JJ’, infatti, racconta il grande legame tra Jordan e questa auto. JJ sono le iniziali del padre, figura alla quale l’ex Chicago Bulls è stato profondamente connesso. Ucciso durante una rapina, la sua morte fu uno dei motivi scatenanti il primo ritiro dal basket di Michael Jordan, prima del ritorno in NBA e del secondo three-peat due anni più tardi. Questo per raccontare quanto l’iconica 930 Turbo Cabriolet sia molto più di una semplice Porsche per ‘His Airness’.
Ferrari 550 Maranello, l’altra grande protagonista di ‘The Last Dance’
Dopo la sopracitata Porsche 911 Turbo S 993, un’altra grande protagonista di ‘The Last Dance’ è stata un’altra vettura molto amata da Michael Jordan. Quale? La Ferrari 550 Maranello, nella eterna colorazione ‘Rosso Corsa’. Si tratta di uno dei primi e più riusciti eredi della Daytona, con il suo motore anteriore e una linea ancora tra le più iconiche degli anni ’90 (guidata anche da Will Smith nel celebre film Bad Boys 2). Non solo: la 550 Maranello è l’erede diretta della celebre Testarossa (di cui parleremo a breve), altro modello estremamente amato dall’ex guardia dei Chicago Bulls. Parliamo di una delle Ferrari più apprezzate del periodo, con un motore V12 da 5,5 litri da 485 cavalli. Secondo Jordan, l’affetto di MJ per questo modello deriva dalla somiglianza tra l’auto e il design delle sue Air Jordan 14.
Mercedes-McLaren SLR 722 Edition, nel ricordo di Stirling Moss: un vero e proprio pezzo unico
Un’altra presenza storica nel garage di Michael Jordan è la Mercedes-McLaren SLR 722 Edition. Si tratta di un’auto dal valore di poco inferiore al milione di euro, nonché di un pezzo unico all’interno di una collezione di per sé già rarissima. Quella del numero 23, infatti, è un modello apposito per commemorare e omaggiare la vittoria di Stirling Moss nella Mille Miglia del 1955. Da qui, appunto, il numero 722: come quello che compariva sulla vettura del celebre pilota. A completare poi lo status di hypercar della Mercedes-McLaren SLR 722 Edition è il suo propulsore. Parliamo di un motore V8 Supercharged da 5,4 litri capace di sviluppare più di 650 cavalli di potenza.
Chevrolet Corvette C4 Zr1, i primi frutti del successo
Questa ha certamente un valore speciale nel garage di Michael Jordan. La Chevrolet Corvette C4 Zr1 di fine anni ’80 si tratta di una delle primissime supercar mai possedute dall’ex stella NBA. Dopotutto, rappresenta i primi frutti del successo. Gli fu data da un concessionario Chevrolet di Chicago, dopo le sue prime apparizioni pubblicitarie. Di qui anche la grande storia d’amore tra MJ e la celebre V-8 del marchio americano. Questo modello, in particolare, è per il 40esimo anniversario della generazione Corvette. E il suo propulsore da 375 cavalli, unito al look inconfondibile, non ha bisogno di troppe presentazioni.
Ferrari 512 Testarossa, una delle auto più amate da Michael Jordan
Nel pieno del proprio successo, questa è stata una delle auto più amate da Michael Jordan. La iconica ed eterna Ferrari 512 Testarossa è stata una delle vetture che hanno segnato un’epoca, a cavallo tra gli anni ’80 e ’90. Motore posteriore da 12 cilindri e da 4,8 litri: numeri che ancora oggi farebbero impallidire qualsiasi supercar di ultima generazione. E negli Stati Uniti, le storie e le leggende sul periodo ‘ferrarista’ di Jordan si sprecano. Una delle più ricorrenti, è il rito che accompagnava MJ prima delle partite: quale? Lui seduto nella sua Testarossa nera del 1992, con un sigaro in bocca e un completo alla Miami Vice. Una prassi per godersi l’essere Michael Jordan e per intimidire gli avversari di passaggio nel parcheggio. Nonostante sia stata messa all’asta e venduta dallo stesso MJ negli scorsi anni, resta una delle auto più iconiche mai possedute dal noto cestista.
Aston Martin DB9 Volante, l’auto preferita da James Bond
Che l’Aston Martin sia da sempre l’auto preferita da James Bond, non è certamente un mistero. Tuttavia, anche Michael Jordan si è confermato uno dei suoi più illustri ammiratori. Upgrade della DB7 e della DB8 e prodotta dal 2004 al 2016, questo modello è uno delle opere più riuscite della storica casa produttrice britannica. I numeri e le prestazioni, dopotutto, parlano da sé. Nella sua versione più recente, l’Aston Martin DB 9 Volante è capace di generare 517 cavalli di potenza, spinta da un motore da 5.935 centimetri cubici e da una coppia max di 600 Nm.
Cadillac XLR-V, la supercar rifinita da Bulgari e che fu regalata a Jordan
La leggenda narra che sia stata la Cadillac stessa a omaggiare Michael Jordan con una XLR-V nuova di zecca. E che poi il campione NBA abbia deciso farsela regalare nella colorazione rossa, senza neanche bisogno di dirlo. Ad ogni modo, si tratta di uno degli esperimenti più arditi e spinti del noto brand statunitense. Spinto da un motore V8 Supercharged da 4,4 litri, la XLR-V univa la potenza al lusso. La console centrale e gli interni, infatti, sono stati curati da Bulgari, così come le componenti più ricercate dell’abitacolo. Sfortunatamente per la Cadillac, però, la XLR-V non ha avuto sul mercato il successo tanto sperato. Nonostante la pubblicità leggendaria di Michael Jordan.